Categoria: Poesia Spirituale
La Porta Stretta
Il Re Leone

Il Timore del Signore
“Il timore del Signore è il principio della sapienza” (Proverbi 1, 7)
Senti timore
quando le cose
si fanno serie
e scorre la vibrazione
l’adrenalina
dread
come la paura
nel tremore
cominci a capire,
la tua vita
è appesa a un filo
che non puoi vedere
un respiro troppo forte
ti può seppellire
la volontà di Dio
è imprevedibile
e letale
può sempre colpire
senza rumore,
ti stai giocando
l’opportunità
dell’eterno piacere
ed eterno patire
c’è un mortale tribunale
a giudicare
con l’accusatore
infernale
pronto a trascinarti
in prigione
a marcire,
allora smetti
di vaneggiare
e scherzare
ti accorgi che tutto
è stupidità
senza valore
che le tue scarpe nuove
non ti faranno resuscitare
né riuscire,
che prima o poi
dovrai lasciare
tutto alle spalle
e tornare
nudo come sei arrivato
dal ventre
della genitrice,
tutto è destinato
ad essere
perduto
almeno
per un istante
solo Uno ha senso
è il principio basilare
per costruire,
e non disperdere
non poggiare
sul labile
fondamento
che svanisce
ma coronare
la solidità
dell’origine
imparando a dirigere
il sentire,
non più tremare
ma danzare
nel ritmo
del canto universale
invisibile
divenire
tu stesso parte
di quel Mistero
Terribile
che lo stolto
non osa pensare
né dire.
Il Capo
Ras significa Capo
forze dell’intelletto
Zar l’inverso esatto
occidente perverso
orientati al tramonto
dove sorge l’astro ?
Onora il maestro
che ha mutato il corso
storico, sconfitto il mostro
l’ismo eurocentrico,
capovolgi il concetto
correggi il linguaggio
che hai ereditato
da chi ha sovvertito
messo a soqquadro
s’è ribellato
all’ordine istituito
dal Divino Decreto,
tutto è scritto provato
il nodo è sintattico
la chiave è lo Scettro
apre quello che è chiuso
e chiude ciò che è aperto
rivaluta tutto
ciò che ti è stato detto
alla luce
di un Nuovo Fondamento,
Haile Selassie è il Primo
è il Santo Benedetto
porta riaggiustamento
all’eccesso
ch’è stato prodotto
dal paganesimo
senza intendimento
rigoroso,
è l’ultimo ammonimento
a ricordare ennesimo
il percorso
da dove vengo a ritroso
affinché rispetto
l’autorità del Padreterno
misericordioso.
Voce di uno
che grida
nel deserto
delle coscienze
che potentemente invita
a redimere
l’attitudine
delle razze
prefigura
la liberazione, il diritto
dell’uomo nero
e bianco
senza disuguaglianze,
il battesimo di fuoco
che solo il Re
avrebbe amministrato
nel sacramento
di sostanze
Marcus ha preparato
la via
come Giovanni Battista
col Cristo
ecco gli sta dinanzi,
il precursore
l’ultima figura
profetica
di paragone
allegorizzante,
e se vuoi intenderlo
egli è l’Elia
annunciato sin dal tempo
di Malachia
in altre sembianze,
il suo spirito è dentro
e lui dice
cercami nel vento
delle eterne danze.
In Principio era il Verbo
Con la parola
fece ogni cosa
pose in essere
l’inesistente
modellò
in posa
la parte alta
più gassosa
e quella bassa
e pietrosa
si innalzò
oltre le vette
del celeste,
poi discese
profondamente
nel Siòl
della massa
nella vibrazione
terrestre
della cassa
scosse tutte
le fondamenta
dell’umana mente,
c’è chi diminuisce
e chi aumenta
gradualmente
è una forza
che s’indossa
e lo sa
chi lo sente
nelle ossa
materialmente,
il Verbo è Suono
è Potere
il Rasta canta
fluente
la sua glossa
gli consente
armi
d’istruzione
di massa
coerente,
il suo flusso
affossa
ogni paragone
nessuna
resistenza
che possa
dirgli niente
d’importanza,
resta
dialetticamente
attinente
alla fonte
mossa
del Vivente
che avanza.
Sapere e Potere
Sapere è Potere
controllare le cose
che ci circondano
abitare il podere
rispettare le rose
che c’influenzano
guidare curare
ricreare le pose
per cui riposano
le onde del mare
si ergon gloriose
la stiva sfondano
Capitano, la nave
Haile Selassie
un suono profondono
il lupo e il cane
le Indie, le Persie
note lontane
sognan galassie
mezzanotte rintoccano
sirene d’altrove
tende fantastiche.