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Poesia Spirituale

L’Esercizio Inutile

“Esercitati nella giustizia, perché l’esercizio corporale è utile a poca cosa, ma la giustizia è utile ad ogni cosa, avendo la speranza della vita presente e di quella futura.”
1 Timoteo 4, 7-8
Vitello brillante
d’ori
glutei
di Michelangelo
vuoti d’onori
idoli arroganti
senza guida
d’angelo
che li salvi
dai dolori,
zucche senza sale
né morale
ostentano l’angolo
dell’addominale
all’infuori
come supremo
tra i valori,
se fossero
così costanti
in lavori
più utili e migliori
oltre le figurine
da bambolo
avrebbero qualcosa
che li decori,
più delle vanità
dei consumatori
dell’onanismo
scandalo
sugli schermi
dei televisori,
la corporatura
di Ras Tafari
infranga le illusioni
inferiori
Davide
crivelli di fori
a grappolo
Golia
sia gettato fuori,
con malizia e nudità
sui calendari
quotidiani
non procuri
né cibo né fiducia
nei cuori
la sposa
non la trovi
scapolo
soltanto
prostituzione
ed errori,
Sua Maestà
è il più bello
tra gli uomini
mostra
ai Suoi adoratori
come trarre
quel poco
dai sudori
per essere forti
e duraturi
con calcolo
senza vanità
di sogni
impuri
adulatori,
forse tu ti glori
di carri
e cavalli trainatori
ma in guerra
non c’eri
e non sai
dove dirigere
i tuoi poteri
da pargolo
insicuri
motori,
alimenti
vivificatori
esercizi
disciplinatori
la carne è il tempio
le ossa colonnati
valgono
capolavori
di pittori,
non squilibri
intelletto
e spirito
osservatori
i fondamenti
che rimangono
culturali
progenitori
i culturismi
del pascolo
veramente
creatori.
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Poesia Spirituale

Bianco Natale, Natale Bianco

“Come ho detto prima, la nascita di Cristo è celebrata in tutto il mondo. Quando dico tutto il mondo, non significa che tutti lo osservino alla stessa maniera. In tutti i posti che ho visitato, includendo i Musulmani e i Buddisti, ne abbiamo visto l’osservanza. Ma per i Cristiani è un atto condotto con amore.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
E’ rosso
sul calendario
tutti si preparano
un lucernario
che annunci
palle di festa
a un certo orario
botti di caos
straordinario
non è amore
Cristiano,
regali
del giro
monetario
capitali
d’immaginario
berlusconiano
cine panettoni
da sbafo
senza criterio
che divario
con chi
non ha
dove posare
il capo
al freddo
gelido
lo scalda
il dromedario
non è amore
Cristiano,
c’è il circo
planetario
il bianco
scenario
i flutti
dello slalom
pure il diavolo
organizza
il tavolo
dell’anniversario
va a ballare
l’ateo
non è amore
Cristiano,
rivedo
mio zio
Dario
con gli amici
ci riuniamo
al caffè
letterario
ci vediamo
il documentario
di Piero
sul sotterraneo
non è amore
Cristiano,
è tutto pagano
e lo pàgano
col siero
come il falsario
cambiano date
e forme
nel contrario
educano
i bambini
allo stupido
diario
San Niccolao
era nero,
un gioco
illusorio
manipolatorio
ed arbitrario
dov’è finito
il Cristo
vero ?
Chi doveva
custodirlo
è ormai straniero
in Vaticano
ha venduto
il ministero
del mistero
mercenario
pensa
allo sviluppo
finanziario
in nero
non è amore
Cristiano.
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Poesia Spirituale

La Porta Stretta

“Entrate nella porta stretta, poiché larga è la porta ed estesa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Proprio stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.”
Matteo 7, 13-14
La moltitudine
s’affolla
nella piazza
scherza
tra le luci
della movida
che impazza
veste la marca
più in voga
la moda
dei loro standard
sorseggia
la birra
più visualizzata
canticchia
Babilonia
è più facile
cedere
alla farsa
che rifiutarla,
comoda
e ampia
via Roma
si passa
in massa
sotto l’Arco
in marmo
di Massa
come aggrada
la mamma
il parroco
la sovrintendenza
li pascola,
un gregge
marchiato
con la loro targa
non entrerò
nella prostituta
larga
c’è un porta
ignorata
dalla loro danza
defilata
in un angolo
buio
della strada
senza illuminazione
a festa
senza insegna
pubblicitaria
in evidenza,
devi cercarla
puoi superarla
soltanto
uno alla volta
come
la morte
quando ti chiama
ispira
sudditanza
timore
poca importanza
difficoltà
superiore
una nobiltà
che non vale
più mezza
calza
scoraggia,
di vanità
ne hai abbastanza
compare
per entrare
ti devi piegare
a una certa
altezza
dimentica
la cresta
devi imparare
la prostrazione
al Signore
della Creazione
e ubbidienza,
a stare da solo
nell’interiore
dell’esistenza
a non badare
alla sociale
apparenza
basta
con la baldanza
con la carnalità
per il ventre
della ragazza,
fatti piccolo
come l’infanzia
che un puro poppante
senza malizia
riparta
con una nuova vita
fatta di speranza
si arriva
al Paradiso
che spazia
ad oltranza,
l’altra
invece
l’attende
l’angusta
stanza
in cui
ci si divora
con arroganza
la prigione
della coscienza
è frutto
di quell’ignoranza
chi si abbassa
s’esalta
e chi si esalta
s’abbassa.
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Poesia Spirituale

Il Re Leone

“Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.”
(Matteo 4, 8-10)
Ti ricordi
le Carte
quando il diavolo
portò il Signore
sul pinnacolo
più alto
del monte
lo invitò a guardare
l’orizzonte
infinito
gli disse
“questi sono i regni
del mondo
io li possiedo
io li dispongo
in disparte,
prostrati
a me
umiliato
e te li offro”
ma il Santo
non volle
il sentiero corto
non scelse
l’artificio comodo
il trucco
della ricchezza
senza sforzo
né arte,
mostrerà
col patimento
di meritare
la suprema sorte
padrone
del suo destino
della sua morte
a Dio soltanto
il culto
la prostrazione
piena
senza parte
con lo schiavista
colonialista
che divide e impèra,
guarda Elzabièl
da dove nasce
l’alba e la sera
tutto questo
Gli appartiene
pesante
lo guida
con la verga nera
la tua vittoria
non era
che la fantasia
passeggera
del fante,
stupisciti ora
da cinematografica
scena
peggio di Simba
senza criniera
principiante,
del Re Leone
di Giuda
è la terra intera
siede
sull’altura
della savana
nell’atmosfera
più distante.
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Poesia Spirituale

Il Timore del Signore

“Il timore del Signore è il principio della sapienza” (Proverbi 1, 7)

Senti timore
quando le cose
si fanno serie
e scorre la vibrazione
l’adrenalina
dread
come la paura
nel tremore
cominci a capire,
la tua vita
è appesa a un filo
che non puoi vedere
un respiro troppo forte
ti può seppellire
la volontà di Dio
è imprevedibile
e letale
può sempre colpire
senza rumore,
ti stai giocando
l’opportunità
dell’eterno piacere
ed eterno patire
c’è un mortale tribunale
a giudicare
con l’accusatore
infernale
pronto a trascinarti
in prigione
a marcire,
allora smetti
di vaneggiare
e scherzare
ti accorgi che tutto
è stupidità
senza valore
che le tue scarpe nuove
non ti faranno resuscitare
né riuscire,
che prima o poi
dovrai lasciare
tutto alle spalle
e tornare
nudo come sei arrivato
dal ventre
della genitrice,
tutto è destinato
ad essere
perduto
almeno
per un istante
solo Uno ha senso
è il principio basilare
per costruire,
e non disperdere
non poggiare
sul labile
fondamento
che svanisce
ma coronare
la solidità
dell’origine
imparando a dirigere
il sentire,
non più tremare
ma danzare
nel ritmo
del canto universale
invisibile
divenire
tu stesso parte
di quel Mistero
Terribile
che lo stolto
non osa pensare
né dire.

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Poesia Spirituale

Il Capo

Ras significa Capo
forze dell’intelletto
Zar l’inverso esatto
occidente perverso
orientati al tramonto
dove sorge l’astro ?
Onora il maestro
che ha mutato il corso
storico, sconfitto il mostro
l’ismo eurocentrico,
capovolgi il concetto
correggi il linguaggio
che hai ereditato
da chi ha sovvertito
messo a soqquadro
s’è ribellato
all’ordine istituito
dal Divino Decreto,
tutto è scritto provato
il nodo è sintattico
la chiave è lo Scettro
apre quello che è chiuso
e chiude ciò che è aperto
rivaluta tutto
ciò che ti è stato detto
alla luce
di un Nuovo Fondamento,
Haile Selassie è il Primo
è il Santo Benedetto
porta riaggiustamento
all’eccesso
ch’è stato prodotto
dal paganesimo
senza intendimento
rigoroso,
è l’ultimo ammonimento
a ricordare ennesimo
il percorso
da dove vengo a ritroso
affinché rispetto
l’autorità del Padreterno
misericordioso.

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Marcus Garvey Poesia Spirituale

Marcus Garvey – L’Elia Precursore

Voce di uno
che grida
nel deserto
delle coscienze
che potentemente invita
a redimere
l’attitudine
delle razze
prefigura
la liberazione, il diritto
dell’uomo nero
e bianco
senza disuguaglianze,
il battesimo di fuoco
che solo il Re
avrebbe amministrato
nel sacramento
di sostanze
Marcus ha preparato
la via
come Giovanni Battista
col Cristo
ecco gli sta dinanzi,
il precursore
l’ultima figura
profetica
di paragone
allegorizzante,
e se vuoi intenderlo
egli è l’Elia
annunciato sin dal tempo
di Malachia
in altre sembianze,
il suo spirito è dentro
e lui dice
cercami nel vento
delle eterne danze.

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Poesia Spirituale

In Principio era il Verbo

Con la parola
fece ogni cosa
pose in essere
l’inesistente
modellò
in posa
la parte alta
più gassosa
e quella bassa
e pietrosa
si innalzò
oltre le vette
del celeste,
poi discese
profondamente
nel Siòl
della massa
nella vibrazione
terrestre
della cassa
scosse tutte
le fondamenta
dell’umana mente,
c’è chi diminuisce
e chi aumenta
gradualmente
è una forza
che s’indossa
e lo sa
chi lo sente
nelle ossa
materialmente,
il Verbo è Suono
è Potere
il Rasta canta
fluente
la sua glossa
gli consente
armi
d’istruzione
di massa
coerente,
il suo flusso
affossa
ogni paragone
nessuna
resistenza
che possa
dirgli niente
d’importanza,
resta
dialetticamente
attinente
alla fonte
mossa
del Vivente
che avanza.

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Poesia Spirituale

Sapere e Potere

Sapere è Potere
controllare le cose
che ci circondano
abitare il podere
rispettare le rose
che c’influenzano
guidare curare
ricreare le pose
per cui riposano
le onde del mare
si ergon gloriose
la stiva sfondano
Capitano, la nave
Haile Selassie
un suono profondono
il lupo e il cane
le Indie, le Persie
note lontane
sognan galassie
mezzanotte rintoccano
sirene d’altrove
tende fantastiche.

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Poesia Spirituale

Mondi e Immondi

Signore dei Mondi
lamenti distanti
ricordano all’uomo
pensieri latenti
il risveglio dei morti
una tromba un suono
spiriti inquieti
tornano fermi
felici coloro
che sono presenti
doni del tempo
votato al lavoro
riposo di sabato
domenica attiva
risorge dal sonno
l’eterna vita
pienezza del tondo
sciocchezza del tonto
la sua deriva
dal potere del giusto
smarrisce la via
senza ritorno
mai esistita.
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