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Poesia Spirituale

La Sua Dignità è Inviolabile

“In virtù del Suo sangue imperiale, così come per l’unzione che Egli ha ricevuto, la persona dell’Imperatore è sacra, la Sua dignità è inviolabile e i Suoi poteri indisputabili. Egli ha conseguentemente pieno diritto a tutti gli onori a Lui dovuti in accordo con la tradizione e la presente Costituzione. Chiunque sia così sfacciato da cercare di ingiuriare l’Imperatore sarà punito”.
Art. 4 della Costituzione Etiopica Imperiale
Viene
col sangue
di Davide
come Spirito
Incarnato
il saluto
di Gabriele
selam le
ki, alla Madre
il Cristo
è l’unto
del Padre
la colomba
della pace
ancora
a librare
sulle tempie
dell’amato
come corona
si riempie
come olio
che scende
dall’alto
eccolo
l’uomo
perfetto
senza errore
di peccato
“ascoltateLo”,
riflette
sul Tabor
la condizione
del Signore
già santo
il suo corpo
è sacro
carne in stato
separato
nel regno
risuscitato
“non mi toccare”
ha acquisito
libertà pasquale
non si può violare
sono finiti
i tempi
dell’agnello
flagellato
dalla legione,
come rifiuto
imbrattato
dagli sputi
se cerchi
di sporcare
le tue viscere
saranno denudate
la propaganda
è punita
nell’Armaghideon
da piaghe
storiche
e sonore,
il giusto
è forte
in questo eone
provano
a rimuovere
la base
e si rompono
le vanghe
crescono
i Suoi figli
e si cambiano
le acque
pare che il tempo
faccia
da padrone
che ci sia
un’unica direzione
chi disputerà
con Dio
il trono
della Sua creazione ?
Solo lo sfacciato
vanamente
osa ingiuriare
guardare
con collo indurito
ed è vano negare
l’onore
il Primo
in posizione
lo è anche nel nome
e nel merito
della scala sociale
per titoli
onorificenze
e lauree
ad honorem
gerarchia
militare
storia personale
autorità morale
eleganza
fisica apparenza
del suo potere
nobile
e mentale,
la tradizione
delle profezie
e il presente
d’innovazione
insieme
a tributare
è stato chiamato
per autorità
ecclesiale
Re su ogni re
che stava nei lombi
o nell’Ade
delle memorie,
è anche l’Ultimo
mai più
sentirai
di un altro tale
così esaltato
nelle cronache
del giornale
o nelle teche
delle glorie.
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Poesia Spirituale

L’Esercizio Inutile

“Esercitati nella giustizia, perché l’esercizio corporale è utile a poca cosa, ma la giustizia è utile ad ogni cosa, avendo la speranza della vita presente e di quella futura.”
1 Timoteo 4, 7-8
Vitello brillante
d’ori
glutei
di Michelangelo
vuoti d’onori
idoli arroganti
senza guida
d’angelo
che li salvi
dai dolori,
zucche senza sale
né morale
ostentano l’angolo
dell’addominale
all’infuori
come supremo
tra i valori,
se fossero
così costanti
in lavori
più utili e migliori
oltre le figurine
da bambolo
avrebbero qualcosa
che li decori,
più delle vanità
dei consumatori
dell’onanismo
scandalo
sugli schermi
dei televisori,
la corporatura
di Ras Tafari
infranga le illusioni
inferiori
Davide
crivelli di fori
a grappolo
Golia
sia gettato fuori,
con malizia e nudità
sui calendari
quotidiani
non procuri
né cibo né fiducia
nei cuori
la sposa
non la trovi
scapolo
soltanto
prostituzione
ed errori,
Sua Maestà
è il più bello
tra gli uomini
mostra
ai Suoi adoratori
come trarre
quel poco
dai sudori
per essere forti
e duraturi
con calcolo
senza vanità
di sogni
impuri
adulatori,
forse tu ti glori
di carri
e cavalli trainatori
ma in guerra
non c’eri
e non sai
dove dirigere
i tuoi poteri
da pargolo
insicuri
motori,
alimenti
vivificatori
esercizi
disciplinatori
la carne è il tempio
le ossa colonnati
valgono
capolavori
di pittori,
non squilibri
intelletto
e spirito
osservatori
i fondamenti
che rimangono
culturali
progenitori
i culturismi
del pascolo
veramente
creatori.
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