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Haile Selassie I - Insegnamenti Poesia Spirituale

Educazione non è Mera Informazione

“La persona educata di cui l’Etiopia ed i paesi del suo livello hanno bisogno non è quella che ha stipato pezzetti di conoscenza dentro la sua mente. L’individuo educato di cui si ha bisogno è quello che usa le idee che ha ottenuto dalle sue lezioni, dai suoi libri, e dalle sue discussioni per il miglior vantaggio del proprio paese e del proprio popolo. È colui che dissemina nuove idee in armonia con gli aspetti economici e sociali della propria comunità così che siano realizzati fruttuosi risultati. Questa è la persona educata che può mostrare segmenti della conoscenza che ha accumulato nel suo apprendimento, e inventiva in una nuova situazione.#HaileSelassiePrimo
Puoi accumulare
files e informazioni
come bytes
di Bill Gates
archivio storico
grandi volumoni
memorizzare
formule e soluzioni
come pure
etichette di nozioni
riempire
il magazzino
di grossi faldoni
come negli uffici
di Palazzo Grazioli,
senza comprensione
s’ammasseranno
polveroni
non si passerà
per i portoni
occupando spazio
senza ragioni
o criteri
in mezzo
a queste confusioni
non troverò
le giuste documentazioni
né assolverò
ai miei doveri,
posso leggere una frase
impararne i suoni
senza capirla
come intelligenze artificiali
magari
formidabili calcolatori
computer e palmari
ma stupidi come pirla
senza chi digita
le istruzioni,
l’Etiopia non vuole topi
roditori di materia grigia
né dottori
di pappardella
meccanica
quantitativa
e cinica
senza qualità
spirituali
di coscienza viva
decani d’astrazioni,
vuole una mente critica
che conosce ed usa
i valori
di ciò che studia
che pratica e opera
nella cultura
che indipendente
elabora
le convinzioni
della sua propria natura
attraverso la mistica,
conoscere le azioni
del Signore
e non avere interpretazioni
nella dignità teologica
delle Scritture
è come un bel corpo
senza spirito
che freme
per le illusioni
senza fede
è soltanto un cadavere
che qualcun altro muove
per strade insicure.
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Poesia Spirituale

Dona

Donna come danno
diceva il goliardo
sorride lo sguardo
verità sullo sfondo
come Dan odo
serpente immondo
che si legò
a te nel simbolo
dell’oltraggio,
è dannato
in principio
il dolore che infondo
sul debole orgoglio
dell’uomo maschio
lo rendi schiavo
col peggior laccio
esaltato un giorno
miserabile l’altro,
muta nel corso
come luna in vorticoso
frenetico passaggio
copro e scopro
il tuo volto corposo
lo avvolgo e soffro
nel desiderio
di un abbraccio,
mille a contenderlo
scoppiano in conflitto
armato
la gelosia d’un tesoro
caverna d’oro
ti chiama nell’antro
tetro, buio pozzo
e forse vi cado
dentro, pazzo.
Donna come danno
la vita, il cibo, il grembo
istinto generoso
adotta l’orfano
lascia succhiare il seno
e consola il disperato
apre la porta
al diseredato
anche a quello
che non voglio,
e perdo il senno
e perdo il sonno
nel ricordo
del tuo dono
quanto ti amo
quanto amore ricevo
e perdòno,
più dell’Otto di Marzo
la tua festa è ogni giorno
in cui viene al mondo
un uomo solo
che non può
fare a meno
del tuo bacio
del tuo braccio
l’invisibile osso
del tuo coraggio.
Donna come danno
sei tu che schiacci
la testa del malvagio
che lo spedisci
nel Siòl
col calcagno
senza nemmeno guardarlo
Maryam e Menen chiamo
misericordia e giudizio
riposano
sul Loro palmo,
passa il tempo
e mi rendo conto
con contegno alto
è Lei l’ultimo passo
che Jah ha creato,
il definitivo compimento
glorioso coronamento
del cosmo santo
come l’ha disegnato.

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Bob Marley

Top Ranking – 1979

Loro non vogliono vederci uniti,
tutto quello che vogliono che facciamo
è continuare a combattere ed infastidirci.
Loro non vogliono vederci vivere insieme,
tutto quello che vogliono che facciamo
è continuare ad ucciderci l’un l’altro.”
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Difendersi da Propaganda e Disinformazione

“Vorremmo rammentarvi, infine, che tutti voi siete, per razza, colore, sangue e costume, membri della grande famiglia Etiope. Sebbene possano esserci dei dialetti locali, dovete sempre sforzarvi di preservare la nostra unità e libertà. Possiamo conseguire ciò soltanto con una stretta cooperazione e uno sforzo unificato, e lottando fermamente contro tutta la propaganda che tenta di rompere l’unità dell’Etiopia e violare la sua libertà. E’ un atto ostile ma facile, diffondere notizie irresponsabili, provando ad indurre il popolo a tradire il proprio paese e uscire dal sentiero della verità e dell’amore per il proprio paese. E’ un’assunzione di grande responsabilità dare un consiglio e una guida utile e solida a qualunque osservatore intelligente che voglia ascoltare e trarre profitto. Un tale consiglio e una tale guida costituiscono una reale fonte di vita, poiché rivelano il sentiero della verità e preservano l’ascoltatore in terra e in cielo. Così come ogni individuo ha il dovere di sacrificare la sua vita per il suo paese, ugualmente egli deve difendersi dalle notizie sovversive e dalla propaganda. Non dovete credere a coloro che, non essendo capaci di pensare con chiarezza o di conseguire le proprie ambizioni, provano a spezzare l’unità del paese con notizie maliziose, al fine di ottenere benefici personali temporanei.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Imparate le Lingue

“La differenza di linguaggio spesso crea incomprensioni, e può influire seriamente sulle responsabilità che vi vengono conferite. La mancanza di conoscenza del linguaggio nazionale sarà una barriera per l’educazione che abbiamo in mente per voi. In aggiunta al vostro linguaggio nazionale, è per voi necessario acquisire la conoscenza di una lingua straniera, poiché in questo modo non acquisirete soltanto l’educazione basilare, ma sarete anche in grado di raggiungere lo standard universitario. E’ imperativo che incoraggiate i vostri figli ad acquisire educazione. E’ estremamente difficile per voi compiere i vostri doveri come membri del Parlamento attraverso interpreti. Abbiamo aperto la porta all’educazione, ed è vostro dovere usare quell’educazione. Se, in virtù della pigrizia, non vi avvarrete di questa opportunità, condannerete voi stessi all’ignoranza.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
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I&I Rasta

A Jah spetta tutto il Timore e tutto l’Amore del Rasta

INTERVISTATORE: “Peter, qual è la tua più grande paura?”
TOSH:La mia paura è per Jah Onnipotente ! Egli è così potente che per amarlo devi temerlo… Io lo amo !”
INTERVISTATORE: “E’ questo, perciò, anche il tuo amore più grande ?
TOSH:Lo è… per Jah“.
INTERVISTATORE: “Peter, qual è il tuo desiderio più grande ?”
TOSH: “Servire Jah consegnando il suo messaggio, e vedere il giorno splendente in cui ‘ciò che è Giusto sarà Giusto’ e ‘ciò che è Sbagliato sarà Sbagliato’, ed ogni uomo avrà la sua paga secondo la sua opera – niente di più, niente di meno. Così, continuate a lavorare fin tanto che lavorate per ciò che è Giusto, perché il giorno della paga non è così lontano !!”
Antico Ras Peter Tosh, Intervista con Bagga Brown, 1983

 

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Liberazione Africana

1 Marzo 1896 – La Gloriosa Vittoria di Adwa

1 Marzo 1896 – Gli Etiopi guidati dall’Imperatore Menelik II sconfiggono gli italiani ad Adwa, nel Nord dell’Etiopia.
Il contingente italiano fu astutamente accerchiato e completamente distrutto. I pochi superstiti furono fatti prigionieri, e prima di restituirli all’Italia, l’Imperatore Menelik fece loro costruire la Chiesa di San Giorgio in Addis, in cui verrà incoronato Haile Selassie I nel 1930.
In seguito a quell’evento, il governo italiano presieduto da Crispi cadde. Era la prima volta, nel corso della storia coloniale, che uno stato africano riusciva a sconfiggere una potenza occidentale, e la notizia fece presto il giro del mondo dando speranza a tutte le popolazioni africane oppresse.
Haile Selassie I aveva 4 anni all’epoca. Suo padre Ras Makonnen, ritratto in evidenza nei dipinti tradizionali, fu il generale maggiore di Menelik II e si distinse per l’eroismo, decapitando una quantità notevole di aggressori.
La tradizione vuole che San Giorgio in persona abbia combattuto al fianco degli Etiopi, e per questo viene sempre ritratto all’orizzonte circondato dall’arcobaleno. L’arcobaleno, degli stessi colori della bandiera etiopica, testimonia che Dio è dalla parte degli Etiopi.
Nelle icone etiopi tradizionali che descrivono la battaglia, gli Italiani sono ritratti di un solo colore di pelle, mentre gli Etiopi sono colorati con differenti sfumature alternate. Questo per testimoniare che la società etiopica è sempre stata multi-colore e multi-razziale, e non ha mai concepito le filosofie di discriminazione, anti-cristiane e indegne, che avrebbero invece plasmato così drammaticamente la storia dell’Italia.
Haile Selassie I disse a riguardo:
“Appena settant’anni fa, le armate Etiopi si formarono quasi come se per magia, e si scagliarono contro un invasore avido per guadagnare l’immortale trionfo di Adua.
La vittoria di Adua è stata a lungo salutata come uno dei maggiori eventi del diciannovesimo secolo in Africa. I suoi effetti sull’Etiopia e sulle sue relazioni con le potenze coloniali furono di vasta portata. Certamente essa preservò l’antica indipendenza della nazione dalle avide incursioni che allora venivano compiute altrove contro i nostri fratelli, su questo continente.”
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