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Jah Marley
Sia lode al Profeta
della Tribù di Giuseppe
venduto per la moneta
in terra straniera
egiziana della serpe,
la sua vita
colonizzata
ghettizzata
e tuttavia seppe
tornare in patria
trionfante
la maledizione ruppe
da cantante
del Re
annunciatore potente
che allieta,
con la sovranità
completa
della cultura
Africana
ed Etiope
maestro del reggae
la vibrazione
regale
che rende
la testa quieta
libera la mente
da tutte le fisime,
icona
dell’incanto
che ti colpisce
ma sei contento
che ti percuote
senza lamento
e devasta
Sodoma
con le liriche
semplici
ed intime,
dovrebbe essere
analfabeta
mentre snocciola
l’ennesima
perla di coscienza
assoluta
la verità è un offesa
è l’ultimo
che ride
che poi vince,
Jah Vive
nell’ombra segreta
ecco nella carne
un altro re elegante
manifesta
la supremazia
che non si divide
ma s’eredita,
un regno
di prìncipi e regine
che marcia
coesa
su linee continue
e noi tutti
condotti a Rastafari
dalla voce
delle sue musiche
mistiche,
Hon. Robert Nesta
Marley Om
mago delle metriche
padre della fede
nell’occidente
neopagano Siòl
le bellezze
profetiche
del nazireo
coronato
da trecce
archetipiche,
ha abbattuto
pregiudizio
e critiche
contro mulatto
e razza nera
ha riscattato
l’onore
con la carriera
testimoniato
che non c’è liberazione
nell’ideologia
del milite,
del loro partito
di confusione
europea
soltanto l’Imperatore
è cosa seria
aldilà delle dispute,
tanto pericoloso
per l’anima
assatanata
da tendergli
un’imboscata
quella sera
ma proiettile
che tema
non c’era
riprese
la battaglia
con maggiore lena
invincibile,
battezzata
e purificata
la sua statura
appena prima
che morisse
a questa vita
dura
come neonato
fu consegnato
al giudizio
della storia
visibile,
Berhane Selassie
Luce della Trinità
Invisibile
fu consacrata
la sua funzione
rivelatoria
campeggia
la Sua Statua
nella piazza
ad Addis Ababa
i bambini
lo cantano
a memoria
è irripetibile.