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Haile Selassie I - Vita e Opere

La Giornata del Re

“La giornata di Haile Selassie è strenua. Si alza regolarmente alle sei in punto e beve del succo di frutta nella sua stanza. Dopo le preghiere private nella cappella del Palazzo, fa colazione con l’Imperatrice. Questo è il pasto principale del giorno. Essendo lui un salutista che legge molti libri e riviste sull’argomento, mangia frugalmente a pranzo, tè e cena. Ma fa colazione molto bene.

Dopo la colazione, Sua Maestà Imperiale si ritira nella biblioteca per un breve periodo di lettura. Dalle 9 in punto è indaffaratamente impegnato negli affari dell’Impero. Riceve il Primo Ministro, i Ministri di Gabinetto e i visitatori per tutto il giorno. In alcuni giorni presiede gli incontri del Consiglio di Corona, che è composto dai Principi della Famiglia Imperiale, da alti dignitari e da alcuni membri del Consiglio dei Ministri.

L’ora di pranzo varia secondo il programma di lavoro di Sua Maestà. A volte può invitare fino a 50 ufficiali di governo a pranzare con lui; in altre occasioni pranza da solo con l’Imperatrice o l’Imperatrice e un amico intimo. I suoi pomeriggi sono spesso impegnati nelle visite a vari luoghi della capitale – per far visita agli ammalati negli ospedali, o per esprimere le condoglianze alle persone che hanno recentemente subito un lutto, due tra le importanti funzioni sociali della vita Etiope; o per presenziare a manovre militari, deposizioni di pietre d’angolo o altre cerimonie.

Alla sera, a meno che non stiano ufficialmente intrattenendo degli ospiti, usualmente le Loro Maestà Imperiali cenano con i loro figli che si trovano in città.

Quasi ogni sera, quando la famiglia è da sola, un film importato viene proiettato per loro nella sala da pranzo di Stato. Dopo lo spettacolo, usualmente tra le 12 e le 12.30, l’Imperatore si ritira, per leggere e addormentarsi con libri e periodici.”

(Tratto da “Ethiopia: Background Information, Dipartimento Stampa e Informazione del Governo Imperiale Etiopico”)

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Haile Selassie I - Insegnamenti

L’Educazione è l’Unica Arma

“Lo sviluppo generale che prefiguriamo per il paese, e l’alto standard di vita che vogliamo tutti gli Etiopi raggiungano, non può avvenire senza educazione. Per tutta la Nostra vita abbiamo costantemente sostenuto che l’educazione sia l’unica arma con cui possono essere realizzati i più nobili compiti nazionali.”

– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –

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Musica Regale

Itals // Jah Glory (1983)

Itals // Jah Glory (1983)

“La tentazione è una cosa
che prova a tenermi lontano dalla gloria di Jah
Da lungo tempo voglio cantare la mia canzone
Voglio raccontar loro della gloria di Jah
Che il sole risplenda
Perché può far sentire il mondo completamente nuovo
E le cose che fai
Saranno lì a condannarti – tutto il tempo
E dopo ogni azione
Deve esserci una reazione
Devo ottenere la mia soddisfazione
Quando scavi un buco, ne scavi uno, ne scavi due
Uno per me, uno per te

Non lasciare che allontani la tua mente e i tuoi pensieri !
Devi essere lì in tempo

Vedi, è da lungo tempo che mi sto rafforzando
Adesso vogliono farmi sbagliare
Ma attraverso il potere di Sua Maestà
Sarò guidato attraverso la valle nel tempo dell’ira
Nel tempo dell’ira, si

Non lasciare che ti tenga lontano …”

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Haile Selassie I - Vita e Opere

Il Premio Nobel per la Pace del 1935

SAPEVI CHE l’Imperatore Haile Selassie I avrebbe dovuto ricevere il premio Nobel per la pace nel 1935 ? E tuttavia il premio non fu attribuito quell’anno, proprio a motivo dell’invasione Italiana, che avrebbe poi scatenato la Seconda Guerra Mondiale.

Come riportò il giornale americano “Chicago Defender”, il 30 Novembre 1935:

“Il Premio per la Pace – Selassie Non Lo Prenderà

L’Imperatore Haile Selassie, menzionato preminentemente uno o due mesi fa per il Premio Nobel per la Pace, non lo prenderà. E nessun altro lo prenderà quest’anno per decisione del comitato, secondo cui a motivo della guerra che si sta scatenando in Africa, e che sta esasperando la tensione esistente nelle relazioni Anglo-Italiane nel Mediterraneo, nessuno ne ha diritto. Hanno anche preso in considerazione il nuovo stato fantoccio che sta per essere stabilito in Estremo Oriente. I riconoscimenti furono stabiliti nel 1896 da Alfred Bernhard Nobel, inventore della dinamite e del fulmicotone. Sono conferiti dall’assemblea di un comitato Norvegese.”

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Haile Selassie I - Leggi e Governo

SELASSIE E GLI ITALIANI – “La Stampa” 2 Agosto 1947

“SELASSIE’ E GLI ITALIANI
Il Negus aprirà gli sconfinati territori dell’impero all’impiego della nostra mano d’opera specializzata di tecnici e ingegneri

Si va sempre più diffondendo nella capitale dell’Etiopia la convinzione che sarà permessa agli italiani la penetrazione in forma pacifica e graduale nel territorio ch’essi conquistarono con la forza. A questo proposito l’imperatore Haile Selassie ha ricevuto un gruppo di giornalisti stranieri ai quali ha esposto i suoi piani per una civilizzazione razionale, sia pure parziale, del territorio a lui sottoposto.

Mi servirò molto della mano d’opera straniera‘ – ha affermato il Negus – ‘e particolarmente di quella italiana, che ha sempre dato dimostrazione di efficienza qualitativa di primo ordine‘.

Il Governo del Negus Neghesti è già in trattative per accogliere, sia nella capitale che nei centri periferici passibili di sviluppo, un certo numero d’ingegneri, di tecnici e di mano d’opera specializzata, che valgano a fermare la crisi di disfacimento che si manifesta in tutta l’Abissinia.

Questa preferenza per gli italiani, che non è uguale a quella dimostrata per francesi e spagnoli, è motivata dal fatto che gli italiani hanno lasciato un buon ricordo in tutti i settori della vita costruttiva etiopica.

Ho un piano‘ – ha detto l’imperatore – ‘che potrei definire quinquennale. Addis Abeba dovrà diventare una delle più graziose e più moderne capitali del mondo. Saranno riattivati ed ampliati i canali di fognature che l’incuria ha profondamente deteriorato, molto impulso sarà dato agli impianti idrici ed un intero piano di rifacimento sarà dedicato alle strade. Anche l’edilizia avrà la sua spinta in avanti.

L’imperatore ha un vivo desiderio: quello di vedere sorgere nel territorio di Addis Abeba un gruppo di grattacieli che abbiano l’ampiezza e l’altezza di quelli di New York.

‘Quale trattamento sarà riservato agli italiani e a tutti coloro che accetteranno l’invito di lavorare ad Addis Abeba e in tutta l’Etiopia?’ – abbiamo chiesto all’imperatore.

Il trattamento che tutte le nazioni civili prodigano a coloro che apportano benessere, con qualche cosa di più. L’Etiopia è un immenso e ricco territorio che ha bisogno delle braccia e del cervello di tutti. Può diventare rapidamente una nazione moderna, solo che i bianchi accettino di aiutarla con assoluto rispetto della libertà e della convenienza. L’esperimento italiano è stato a suo tempo molto fruttifero e chiarificatore. Gli abissini non potranno mai, da soli, adeguarsi alle esigenze della vita civile. Hanno bisogno di una guida, ma in un certo senso, sono degli ottimi allievi.’

In sostanza l’imperatore degli Etiopi è favorevole ad una corrente d’immigrazione graduale, attraverso la quale egli potrà realizzare i grandiosi piani di rinnovamento e di civilizzazione ai quali personalmente lavora.

E’ noto che Selassie ha inviato degli ingegneri etiopi a New York, a Londra e a Parigi, affinché si rendano conto di quello che si può fare in un territorio quasi vergine come l’Abissinia. Ha costituito inoltre un Ministero della Tecnica e dei Lavori, attraverso il quale pensa di organizzare e inquadrare tutti gli elementi utili del territorio.

Secondo i progetti, nel 1960 l’Etiopia dovrà essere posta sullo stesso piano delle nazioni civili con ordinamento, sistema ed una cultura che ne rendano facili i rapporti col mondo moderno.”

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