Brindisi, Ex Convento di Santa Chiara, Febbraio 2025
“Lo sviluppo generale che prefiguriamo per il paese, e l’alto standard di vita che vogliamo tutti gli Etiopi raggiungano, non può avvenire senza educazione. Per tutta la Nostra vita abbiamo costantemente sostenuto che l’educazione sia l’unica arma con cui possono essere realizzati i più nobili compiti nazionali.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
Il Re Haile Selassie I ha insegnato al mondo i principi universali della rettitudine politica. Quei principi che valgono per tutti i regni della terra, qualora vogliano esercitare un governo di libertà e giustizia sul mondo, in accordo alla Legge di Dio.
Il primo principio che ci è stato insegnato è che il fondamento dello Stato, così come di ogni realtà esistente, è l’Educazione, la Conoscenza, così come è scritto nel Vangelo di Cristo: “In Principio era Il Verbo” (Giovanni 1,1). L’Educazione, nelle parole del Re, dovrebbe essere “il concernimento primario” del Capo dello Stato. E’ infatti la Conoscenza che permette ad ogni strumento teorico e fisico di essere applicato nella correttezza morale e tecnica, e questo dovrebbe essere il principio predominante di un governo competente.
E’ proprio per questa ragione che la Repubblica Italiana è stata stabilita da una congregazione di dottori politici per mezzo di un documento scritto, la COSTITUZIONE, dopo lunghe sessioni parolose di PARLAMENTO. L’articolo 1 di quella costituzione, tuttavia, dice che la Repubblica è fondata sul lavoro, e non fa alcuna menzione prioritaria dell’Educazione.
In verità, se non sono stato educato prima, non posso lavorare correttamente, ed è per questo che i bambini vengono mandati a scuola e non in cantiere. In questa prospettiva, il lavoro è un attività di compimento, non di fondamento, e già il primo articolo di quel documento mostra un gravissimo errore analitico.
Forse la nostra costituzione, scritta da un manipolo eterogeneo di comunisti, cattolici, repubblicani e mafiosi (c’era pure Andreotti tra i padri costituenti) non è proprio la più bella del mondo, come vorrebbe una certa propaganda. Forse è il caso di ripartire dai fondamentali più semplici della dottrina, di ridisegnare la nostra società cominciando dalla comprensione di cosa deve stare davvero al primo posto per rendere l’edificio sociale stabile, e produrre il lavoro che il Primo Maggio si festeggia, ma non ci sta e non è in grado di sostenere alcun edificio politico.
“Negli anni recenti, abbiamo molto sentito parlare delle ricchezze economiche del nostro continente e del beneficio per noi stessi e per il mondo che risulterebbe dal loro sfruttamento e sviluppo. Abbiamo qui, tuttavia, un’altra potenziale fonte di ricchezza che non deve essere trascurata – il beneficio che noi e il mondo matureremo se ai nostri figli saranno garantiti gli strumenti della conoscenza, e se saranno resi in grado di acquisire la perizia che può derivare dall’educazione. Questi strumenti e queste perizie li aiuteranno a realizzare come individui la loro piena statura intellettuale, morale e culturale, e dunque li renderanno in grado, come membri di una società, di contribuire degnamente alla costruzione della nostra civiltà umana. L’uomo è stato dotato dell’innato desiderio e dell’abilità di acquisire sapienza e apprendimento, ed è dovere dei leader ispirare e guidare i nostri popoli in questa impresa.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
INTERVISTATORE: “Chi ti ha influenzato ?”
MARLEY: “Beh, penso che le mie influenze maggiori vengano da Marcus Garvey e Haile Selassie.”
INTERVISTATORE: “Per quello che hai ascoltato riguardo a Garvey quando eri ragazzo o per quello che hai imparato adesso che sei cresciuto, o cosa ?”
MARLEY: “Per quello che ascoltiamo, quello che leggiamo, e quello che sappiamo di lui adesso.”
INTERVISTATORE: “Hai imparato riguardo a Garvey a scuola?”
MARLEY: “No, no. Vedi che non lo insegnano… è l’educazione che non acquisiamo a scuola. Non acquisiamo quel tipo di educazione per cui quando cresciamo sappiamo chi è. Acquisiamo educazione per poter conoscere chi sia Cristoforo Colombo, o chi sia Marco Polo, sai ? Ma non abbiamo mai saputo davvero chi fosse Marcus Garvey o Haile Selassie o qualsiasi uomo nero.”
Intervista con Gil Noble, New York 1980