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Haile Selassie I - Insegnamenti

Una Vita Sacrificata

“L’Etiopia, per lunghi secoli, è rimasta isolata dal mondo esterno nella roccaforte della sua montagna. Poiché emergeva da questo isolamento al picco della lotta colonialista per il potere in Africa, il compito che questa nazione ha affrontato nel preservare la sua indipendenza, e nel superare le difficoltà poste dalla transizione da antico a moderno, è stato reso molte volte più difficile. Mentre guidavamo la lotta dell’Etiopia per la preservazione della sua libertà, allo stesso tempo abbiamo assunto come nostro compito primario l’educazione e l’addestramento al servizio pubblico di coloro che abbiamo chiamato in assistenza per l’amministrazione del Nostro Governo. Nelle Nostre fatiche per ottenere questi obbiettivi gemelli, abbiamo dovuto, in aggiunta, lottare contro le obbiezioni di coloro che si aggrappavano all’antico e all’obsoleto. Il popolo Etiope, che ha beneficiato di queste fatiche, sa che la Nostra intera vita è stata sacrificata alla lotta incessante per conseguire questi fini, e crediamo che esso abbia ampiamente dimostrato la sua gratitudine e il suo affetto per Noi.”

–  Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –

 

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Haile Selassie I - Testimonianze

Dr. Oswald Hoffmann – Programma Radio Internazionale “The Lutheran Hour” – 1968

“Vostra Maestà Imperiale, è un grande onore che mi sia permesso di parlare con voi oggi, ed avervi come ospite in questo speciale programma natalizio che sarà trasmesso in tutto il mondo.” (…)
“Sua Maestà Imperiale l’Imperatore Haile Selassie il Primo è asceso al trono d’Etiopia nel Novembre del 1930. Adesso, nell’anno 1968, Haile Selassie I è stato in prima linea per mediare nella crisi del Biafra. Alcuni degli anni intercorsi sono stati tempestosi. Ma ci sono pochi statisti che possono ripercorrere una carriera di più risoluta leadership sia negli affari interni che mondiali. Pochi possono rivendicare una maggiore continuità ininterrotta con il passato, che nondimeno si muove metodicamente nel ventesimo secolo. Allo stesso tempo, pochi hanno visto più angoscia e sconfitta di Haile Selassie, di cui il biografo Leonard Mosley ha scritto in un progettato epitaffio: ‘Egli ha modellato gli eventi piuttosto che attenderli’.
Soltanto sette mesi dopo essere diventato Imperatore nel 1930, Egli diede al popolo d’Etiopia la sua prima Costituzione scritta. Il suo appello dinanzi alla Società delle Nazioni nel 1936, mentre il Suo paese era devastato dalle armate di Mussolini, e il suo angosciante esilio negli anni successivi, sono incisi nella memoria del mondo. Quando riottenne il Suo trono nel 1941, il Suo rifiuto di permettere ritorsioni contro l’invasore sconfitto fu visto con incredulità.
In questo giorno’, disse, ‘devo ringraziamenti che non possono essere espressi dalla bocca dell’uomo al Dio vivente, che mi ha dato la possibilità di essere presente in mezzo a voi. Oggi è l’inizio di una nuova era nella storia dell’Etiopia. Dacché è così, non ripagate il male con il male… non commettete alcun atto di crudeltà come quelli che il nemico ha commesso contro di noi sino al tempo presente’.
Quando lo Statuto delle Nazioni Unite fu compilato dopo la Seconda Guerra Mondiale, Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I fu uno dei suoi originali redattori. Nel 1963, Egli ha stabilito l’Organizzazione dell’Unità Africana, per incoraggiare la cooperazione tra gli Stati Africani e coordinare i loro sforzi per costruire una vita migliore per il popolo di tutta l’Africa.
Le riforme costituzionali nel 1956 hanno garantito tutti i diritti al popolo d’Etiopia, sebbene l’Imperatore mantenga molto potere personale nel governare la Sua nazione agricola di 22 milioni di persone, cercando tutto il tempo di condurla verso un modo di vivere pienamente moderno.
A 76 anni d’età, Sua Maestà Imperiale continua a lavorare 20 ore al giorno, con tre ore per il sonno e una votata alla preghiera.” (…)
“Vostra Maestà Imperiale, come figura di importanza mondiale e probabilmente uno degli uomini più conosciuti nel mondo oggi…”
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Sapienza prima della Scienza

“Non si può negare che nei tempi passati la vita dell’uomo sia stata quella del travaglio e della durezza. E’ corretto dire, perciò, che la civilizzazione moderna e il progresso della scienza abbiano grandemente migliorato la vita dell’uomo e abbiano portato agio e comodità sul loro percorso.

Ma la civilizzazione può servire propositi sia buoni che cattivi. L’esperienza mostra che essa ha invariabilmente portato grandi dividendi a coloro che la usano per buoni propositi, mentre ha portato sempre incalcolabile danno e dannazione a coloro che la usano per propositi cattivi.

Per rendere le nostre volontà ubbidienti alle buone influenze ed evitare il male, perciò, si deve mostrare la più grande sapienza. Al fine di seguire questa mira, si deve essere guidati dalla religione. Il progresso senza religione è come una vita circondata da pericoli sconosciuti, e può essere comparato ad un corpo senza un’anima.

Tutte le invenzioni umane, dallo strumento più primitivo al moderno atomo, possono aiutare l’uomo grandemente nei suoi sforzi pacifici. Ma se esse sono poste al servizio di propositi malvagi, hanno la capacità di spazzare via la razza umana dalla superficie della terra.

E’ soltanto quando la mente umana è guidata dalla religione e dalla moralità che l’uomo può acquisire la necessaria visione per porre tutte le sue ingegnose invenzioni e dispositivi al servizio di propositi davvero utili e benefici.

Il progresso della scienza si può dire sia stato dannoso per la religione solo in quanto utilizzato per mire malvagie, e non perché reclami una priorità sulla religione nella sua rivelazione all’uomo.

E’ importante che l’avanzamento spirituale tenga il passo con l’avanzamento materiale. Quando questo giunge ad essere realizzato, il viaggio dell’uomo verso valori più alti e durevoli mostra un progresso più marcato, mentre il male in lui recede sullo sfondo.

Sapendo che il progresso materiale e quello spirituale sono essenziali per l’uomo, dobbiamo lavorare incessantemente per l’uguale ottenimento di entrambi. Soltanto allora saremo in grado di acquisire la calma interiore assoluta così necessaria al nostro benessere.

E’ soltanto quando un popolo segna un pari equilibrio tra progresso scientifico e avanzamento spirituale e morale che si può dire possieda una personalità pienamente perfetta e completa, e non una sbilenca.

Il tipo di progresso che abbiamo abbozzato per l’Etiopia è basato su questi principi fondamentali.”

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

 

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Comunicazioni Generali

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Poesia Spirituale

Bianco Natale, Natale Bianco

“Come ho detto prima, la nascita di Cristo è celebrata in tutto il mondo. Quando dico tutto il mondo, non significa che tutti lo osservino alla stessa maniera. In tutti i posti che ho visitato, includendo i Musulmani e i Buddisti, ne abbiamo visto l’osservanza. Ma per i Cristiani è un atto condotto con amore.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
E’ rosso
sul calendario
tutti si preparano
un lucernario
che annunci
palle di festa
a un certo orario
botti di caos
straordinario
non è amore
Cristiano,
regali
del giro
monetario
capitali
d’immaginario
berlusconiano
cine panettoni
da sbafo
senza criterio
che divario
con chi
non ha
dove posare
il capo
al freddo
gelido
lo scalda
il dromedario
non è amore
Cristiano,
c’è il circo
planetario
il bianco
scenario
i flutti
dello slalom
pure il diavolo
organizza
il tavolo
dell’anniversario
va a ballare
l’ateo
non è amore
Cristiano,
rivedo
mio zio
Dario
con gli amici
ci riuniamo
al caffè
letterario
ci vediamo
il documentario
di Piero
sul sotterraneo
non è amore
Cristiano,
è tutto pagano
e lo pàgano
col siero
come il falsario
cambiano date
e forme
nel contrario
educano
i bambini
allo stupido
diario
San Niccolao
era nero,
un gioco
illusorio
manipolatorio
ed arbitrario
dov’è finito
il Cristo
vero ?
Chi doveva
custodirlo
è ormai straniero
in Vaticano
ha venduto
il ministero
del mistero
mercenario
pensa
allo sviluppo
finanziario
in nero
non è amore
Cristiano.
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I&I Rasta

Interpretazione Rasta della Bibbia

“La cosa più importante riguardo ad I&I è il modo con cui I&I interpretiamo la Bibbia come Rastafariani”.
Antico Ras Mortimo Planno, dal suo libro “The Earth Most Strangest Man”.
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Libri

“I Sacramenti della Chiesa” – Rev. Marcos Daoud – 1952

L’ultimo libro di RastafariRegna: la nostra rigorosa traduzione Italiana del testo scritto in Inglese dal sacerdote Ortodosso Etiope Marcos Daoud, “I Sacramenti della Chiesa“, pubblicato sotto il regno di Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I, nel 1952.
Si tratta di un libricino essenziale e schematico, che descrive con precisione e profondità teologica la dottrina sacramentale della tradizione Ortodossa Etiope, correggendo puntualmente gli errori della Chiesa di Roma e del Cristianesimo Occidentale.
E’ particolarmente indicato a chi si interessa di teologia biblica, e che attraverso di esso può accostarsi alla conoscenza della Cristianità Etiope, scarsamente studiata e considerata dalle istituzioni educative. E’ inoltre molto utile a coloro che desiderano diventare membri attivi della Chiesa Tewahedo e usufruire di questi poteri spirituali, dacché l’apprendimento dei 7 Misteri Sacramentali, insieme ai 5 Pilastri della Fede o Misteri della Divinità, costituisce uno dei requisiti fondamentali per il Battesimo.
Chiunque desideri ricevere una copia con spedizione postale, ci scriva in privato. Una parte del ricavato sarà devoluta alla Chiesa Etiope in Italia, a sostegno del suo lavoro spirituale e umanitario.
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Gli Auguri Natalizi agli Stati Uniti – 25 Dicembre 1935

“Come leader di una delle più antiche nazioni Cristiane del mondo, saluto l’America Cristiana.
Auguro al suo popolo la continuazione di quella pace, contentezza e filialità di cui li ha dotati la grande figura di cui celebriamo la nascita domani.
Il Nostro popolo, le cui pacifiche vite pastorali sono fondate su quella del gentile pacificatore, prega di poter essere presto liberato dagli orrori della guerra.
Io prego l’America e tutte le grandi nazioni Cristiane di unirsi a quella preghiera, affinché i precedenti principi di pace, santificati dalla morte di Cristo, possano essere nuovamente restaurati in un mondo distratto.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
Dicembre 1935, dopo l’invasione Italiana avvenuta nell’Ottobre dello stesso anno.
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Gli Auguri Natalizi agli Stati Uniti – 25 Dicembre 1953

“Per i nostri popoli Cristiani nell’Impero d’Etiopia il Natale è una stagione di gioia, di riunione di famiglie e amici, di riaffermazione della nostra fede e di ricordo della nascita di nostro Signore Iyesus Krestòs. E’ anche la stagione in cui i nostri cuori escono fuori in maniera speciale nella fratellanza e nel saluto verso i Cristiani nostri simili, in qualunque parte del mondo possano essere. La nostra comune fede in Cristo, particolarmente a Natale, chiama allo spirito di buona volontà tra gli uomini, gloria a Dio in alto, e pace sulla terra. Noi e i nostri popoli abbiamo sofferto gravemente in passato, ma abbiamo sempre fatto affidamento su questo semplice principio di buona volontà verso tutti gli uomini, siano essi amici o nemici, e ci è stata data forza persino nei giorni più oscuri.
Abbiamo sempre cercato di ricordare che nostro Signore ci invita come un padre con le parole: ‘Venite a Me, tutti voi che faticate e portate pesanti carichi, e io vi darò riposo’. Egli venne in questo mondo come un bambino e crebbe nella pienezza della vita per morire per la nostra salvezza. Non dimenticheremo mai le parole di nostro Signore: ‘Se aveste fede come un chicco di senape potreste fare ogni cosa’.
Siamo felici di inviare a tutti i nostri amici in America, e specialmente a quei molti le cui preghiere e il cui aiuto ci hanno sostenuto nella tribolazione e nella felicità, i nostri accorati auguri per questo Natale, nell’amore di Cristo e nello spirito di buona volontà verso tutti gli uomini”.
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
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Etiopia - Storia, Costumi e Territorio

Il Caffè è Nero Etiope

La parola “Caffè” deriva dalla regione etiopica del Kaffa, da cui la pianta e la sua tradizione alimentare provengono originariamente. Ogni mattina, quasi tutta Italia comincia la sua giornata con questa sostanza nerissima ed etiope. L’inizio del giorno ci rammenta continuamente l’inizio africano e nero della storia.
E persino la Moka, ideata e brevettata da un Italiano nel periodo fascista, prende il suo nome da una parola Etiope. Oltre ad essere una cittadina Yemenita (antica colonia etiope) di grande importanza storica per il caffè, Ymokal significa “riscalda”.
Ma in Etiopia il caffè (che si chiama “Bunna” ቡና) non si prende con la Moka, che produce una sostanza molto concentrata e forte, violenta sul metabolismo e sul sistema nervoso; viene bollito invece in una brocca di terracotta, chiama “Jebenà” ጀበና, e poi filtrato, ottenendo così una bevanda molto più leggera e godibile, che si insaporisce con la ruta ed altre spezie, e si serve insieme all’incenso attraverso una cerimonia domestica affascinante e inebriante…
“L’Etiopia, dalla provincia del Kaffa, ha dato al mondo il nome e il prodotto del caffè.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
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