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Haile Selassie I - Insegnamenti

Gli Auguri Natalizi agli Stati Uniti – 25 Dicembre 1935

“Come leader di una delle più antiche nazioni Cristiane del mondo, saluto l’America Cristiana.
Auguro al suo popolo la continuazione di quella pace, contentezza e filialità di cui li ha dotati la grande figura di cui celebriamo la nascita domani.
Il Nostro popolo, le cui pacifiche vite pastorali sono fondate su quella del gentile pacificatore, prega di poter essere presto liberato dagli orrori della guerra.
Io prego l’America e tutte le grandi nazioni Cristiane di unirsi a quella preghiera, affinché i precedenti principi di pace, santificati dalla morte di Cristo, possano essere nuovamente restaurati in un mondo distratto.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
Dicembre 1935, dopo l’invasione Italiana avvenuta nell’Ottobre dello stesso anno.
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Babilonia

Cristoforo Colon-mbo

“You teach the youths about Christopher Columbus
And you said he was a very great man
So you can’t blame the youths of today
You can’t fool the youths” (Peter Tosh)
(“Insegni ai giovani riguardo a Cristoforo Colombo
E dici che era veramente un grande uomo
Così non puoi prendertela con i giovani di oggi
Non puoi prendere in giro i giovani”)
Cristoforo Colombo rivela la sua piena natura nella traduzione spagnola del Suo Nome, che probabilmente coglie meglio il senso storico della sua impresa per conto della corona spagnola: Cristobal Colòn. Colon-mbo. E’ semplicemente l’iniziatore di quel fenomeno eticamente mostruoso che è il colonialismo, di cui tutte le problematiche politiche e sociali della modernità, inclusi i conflitti mondiali, furono manifestazioni dirette o indirette, e che ancora oggi condiziona l’ordine mondiale ostacolando la liberazione dell’uomo. Ricordiamoci che i loro storici più dotti indicano proprio in questo 1492 la fine del Medioevo e il principio dell’Epoca Moderna che tutt’ora stiamo vivendo.
Partì per cercare una via più breve alle ricchezze esotiche delle Indie, e inciampò nelle Americhe nella piena ignoranza. Gli “indiani” d’America, che con l’India non c’entrano niente, sono stati vittimizzati dalle sue categorie fallimentari. E non soltanto da quelle, dato che le loro civiltà furono cancellate.
Fece una scoperta, quella dell’America, che è tale soltanto in un’ottusa prospettiva euro-centrica di cui era rappresentante, ma che potrebbe essere simile a quella “dell’acqua calda” se consideriamo che in America c’erano 50 nazioni dalla storia millenaria, che tuttavia furono calpestate con una simile leggerezza analitica.
Alla base di tutto c’è il talento dell’uomo bianco – proprio come Yafet suo antenato biblico – da marinaio e bucaniere: che ama vagare per i luoghi lontani, che sviluppa una scienza tecnica per la navigazione dei mari e delle comunicazioni (il bianco è l’elemento dell’acqua, il colore del ghiaccio) e per dominare le acque di riflessione della mente con l’immaginazione, la propaganda e l’illusione. E con cuore e umanità annacquati, schiavizzare tutte le altre razze in un disegno di sfruttamento globale, in cui pretende la superiorità di disporre liberamente di territori migliaia di miglia lontani dal suo, ignorando completamente i diritti e la dignità degli altri popoli, siano essi rossi, gialli, ebrei, arabi, marroni o terroni.
E’ l’archetipo delle navi negriere che strapperanno milioni di Africani alla madre-terra, e costruiranno con il loro dolore e sangue il benessere bancario dell’Occidente. E’ l’archetipo dell’invasione coloniale brutale e subdola, di aquile spietate travestite da colombi, e di lupi travestiti d’agnello, che partono dolci e convincenti con diplomazia e calumet della pace, ma finiscono nel disprezzo, nel tradimento e nell’abuso senza scrupoli.
Ma siano essi colombi o vespucce, i grandi viaggiatori in questione, il nome italiano dell’America ci riporta ancora alla radice romana degli Stati Uniti, che da Roma, progenitrice della civiltà occidentale, presero lo stile architettonico, il Campidoglio, il latino delle banconote così come la mentalità imperialista e il vizio d’oppressione.
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