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Haile Selassie I - Testimonianze

Dr. Oswald Hoffmann – Programma Radio Internazionale “The Lutheran Hour” – 1968

“Vostra Maestà Imperiale, è un grande onore che mi sia permesso di parlare con voi oggi, ed avervi come ospite in questo speciale programma natalizio che sarà trasmesso in tutto il mondo.” (…)
“Sua Maestà Imperiale l’Imperatore Haile Selassie il Primo è asceso al trono d’Etiopia nel Novembre del 1930. Adesso, nell’anno 1968, Haile Selassie I è stato in prima linea per mediare nella crisi del Biafra. Alcuni degli anni intercorsi sono stati tempestosi. Ma ci sono pochi statisti che possono ripercorrere una carriera di più risoluta leadership sia negli affari interni che mondiali. Pochi possono rivendicare una maggiore continuità ininterrotta con il passato, che nondimeno si muove metodicamente nel ventesimo secolo. Allo stesso tempo, pochi hanno visto più angoscia e sconfitta di Haile Selassie, di cui il biografo Leonard Mosley ha scritto in un progettato epitaffio: ‘Egli ha modellato gli eventi piuttosto che attenderli’.
Soltanto sette mesi dopo essere diventato Imperatore nel 1930, Egli diede al popolo d’Etiopia la sua prima Costituzione scritta. Il suo appello dinanzi alla Società delle Nazioni nel 1936, mentre il Suo paese era devastato dalle armate di Mussolini, e il suo angosciante esilio negli anni successivi, sono incisi nella memoria del mondo. Quando riottenne il Suo trono nel 1941, il Suo rifiuto di permettere ritorsioni contro l’invasore sconfitto fu visto con incredulità.
In questo giorno’, disse, ‘devo ringraziamenti che non possono essere espressi dalla bocca dell’uomo al Dio vivente, che mi ha dato la possibilità di essere presente in mezzo a voi. Oggi è l’inizio di una nuova era nella storia dell’Etiopia. Dacché è così, non ripagate il male con il male… non commettete alcun atto di crudeltà come quelli che il nemico ha commesso contro di noi sino al tempo presente’.
Quando lo Statuto delle Nazioni Unite fu compilato dopo la Seconda Guerra Mondiale, Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I fu uno dei suoi originali redattori. Nel 1963, Egli ha stabilito l’Organizzazione dell’Unità Africana, per incoraggiare la cooperazione tra gli Stati Africani e coordinare i loro sforzi per costruire una vita migliore per il popolo di tutta l’Africa.
Le riforme costituzionali nel 1956 hanno garantito tutti i diritti al popolo d’Etiopia, sebbene l’Imperatore mantenga molto potere personale nel governare la Sua nazione agricola di 22 milioni di persone, cercando tutto il tempo di condurla verso un modo di vivere pienamente moderno.
A 76 anni d’età, Sua Maestà Imperiale continua a lavorare 20 ore al giorno, con tre ore per il sonno e una votata alla preghiera.” (…)
“Vostra Maestà Imperiale, come figura di importanza mondiale e probabilmente uno degli uomini più conosciuti nel mondo oggi…”
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Poesia Spirituale

Bianco Natale, Natale Bianco

“Come ho detto prima, la nascita di Cristo è celebrata in tutto il mondo. Quando dico tutto il mondo, non significa che tutti lo osservino alla stessa maniera. In tutti i posti che ho visitato, includendo i Musulmani e i Buddisti, ne abbiamo visto l’osservanza. Ma per i Cristiani è un atto condotto con amore.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
E’ rosso
sul calendario
tutti si preparano
un lucernario
che annunci
palle di festa
a un certo orario
botti di caos
straordinario
non è amore
Cristiano,
regali
del giro
monetario
capitali
d’immaginario
berlusconiano
cine panettoni
da sbafo
senza criterio
che divario
con chi
non ha
dove posare
il capo
al freddo
gelido
lo scalda
il dromedario
non è amore
Cristiano,
c’è il circo
planetario
il bianco
scenario
i flutti
dello slalom
pure il diavolo
organizza
il tavolo
dell’anniversario
va a ballare
l’ateo
non è amore
Cristiano,
rivedo
mio zio
Dario
con gli amici
ci riuniamo
al caffè
letterario
ci vediamo
il documentario
di Piero
sul sotterraneo
non è amore
Cristiano,
è tutto pagano
e lo pàgano
col siero
come il falsario
cambiano date
e forme
nel contrario
educano
i bambini
allo stupido
diario
San Niccolao
era nero,
un gioco
illusorio
manipolatorio
ed arbitrario
dov’è finito
il Cristo
vero ?
Chi doveva
custodirlo
è ormai straniero
in Vaticano
ha venduto
il ministero
del mistero
mercenario
pensa
allo sviluppo
finanziario
in nero
non è amore
Cristiano.
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Gli Auguri Natalizi agli Stati Uniti – 25 Dicembre 1935

“Come leader di una delle più antiche nazioni Cristiane del mondo, saluto l’America Cristiana.
Auguro al suo popolo la continuazione di quella pace, contentezza e filialità di cui li ha dotati la grande figura di cui celebriamo la nascita domani.
Il Nostro popolo, le cui pacifiche vite pastorali sono fondate su quella del gentile pacificatore, prega di poter essere presto liberato dagli orrori della guerra.
Io prego l’America e tutte le grandi nazioni Cristiane di unirsi a quella preghiera, affinché i precedenti principi di pace, santificati dalla morte di Cristo, possano essere nuovamente restaurati in un mondo distratto.”
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
Dicembre 1935, dopo l’invasione Italiana avvenuta nell’Ottobre dello stesso anno.
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Gli Auguri Natalizi agli Stati Uniti – 25 Dicembre 1953

“Per i nostri popoli Cristiani nell’Impero d’Etiopia il Natale è una stagione di gioia, di riunione di famiglie e amici, di riaffermazione della nostra fede e di ricordo della nascita di nostro Signore Iyesus Krestòs. E’ anche la stagione in cui i nostri cuori escono fuori in maniera speciale nella fratellanza e nel saluto verso i Cristiani nostri simili, in qualunque parte del mondo possano essere. La nostra comune fede in Cristo, particolarmente a Natale, chiama allo spirito di buona volontà tra gli uomini, gloria a Dio in alto, e pace sulla terra. Noi e i nostri popoli abbiamo sofferto gravemente in passato, ma abbiamo sempre fatto affidamento su questo semplice principio di buona volontà verso tutti gli uomini, siano essi amici o nemici, e ci è stata data forza persino nei giorni più oscuri.
Abbiamo sempre cercato di ricordare che nostro Signore ci invita come un padre con le parole: ‘Venite a Me, tutti voi che faticate e portate pesanti carichi, e io vi darò riposo’. Egli venne in questo mondo come un bambino e crebbe nella pienezza della vita per morire per la nostra salvezza. Non dimenticheremo mai le parole di nostro Signore: ‘Se aveste fede come un chicco di senape potreste fare ogni cosa’.
Siamo felici di inviare a tutti i nostri amici in America, e specialmente a quei molti le cui preghiere e il cui aiuto ci hanno sostenuto nella tribolazione e nella felicità, i nostri accorati auguri per questo Natale, nell’amore di Cristo e nello spirito di buona volontà verso tutti gli uomini”.
– Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I –
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Babilonia

A Natale Regala la Verità

Il regalo migliore per i tuoi figli è la verità.

Dì loro che oggi, nonostante sia praticamente sparito dal linguaggio e dalla simbologia popolare, si festeggia Gesù Cristo e non Babbo Natale, e che comunque questa data è falsa e scorretta e Cristo non è nato oggi.
Dì loro che in Palestina non c’era la neve e che nel vero presepe i bianchi erano in minoranza stretta, e Cristo non lo era; che la Cristianità viene dall’Africa e dall’Oriente, e il papa di Roma non ne rappresenta affatto la radice storica.
Dì loro che Babbo Natale in principio è San Niccolò (Nicola): veniva chiamato “il Nero”, è nato in Turchia ed è seppellito a Bari, e in Lapponia non ci ha mai messo piede, e probabilmente una renna non l’ha vista mai.
Dì loro che questa dovrebbe essere una festa di spiritualità ed essenzialità, poiché il Signore nacque poverissimo in una stalla, rifiutato da tutti gli ostelli pieni e perseguitato dai politici. Dì loro che tutto questo tripudio sfrenato di soldi, mangiare, palle d’oro e consumismo è il disgusto di quel Dio e la sua completa antitesi.

Dì loro che una civiltà decente non costruisce la propria festività maggiore sulla completa menzogna e falsificazione coloniale. Il “Bianco Natale” europeo è un modello perfetto di “sbiancamento” e “annacquamento” di tutti i fondamenti spirituali della Cristianità, in favore del profitto e della secolarizzazione occidentali.

Dì loro che con i santi non si gioca e non si scherza, e che la condotta sociale del popolo è in questo giorno una sintesi formidabile di blasfemia, ignoranza, superficialità, vanità, viltà ed egoismo.

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