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Libri

“I Sacramenti della Chiesa” – Rev. Marcos Daoud – 1952

L’ultimo libro di RastafariRegna: la nostra rigorosa traduzione Italiana del testo scritto in Inglese dal sacerdote Ortodosso Etiope Marcos Daoud, “I Sacramenti della Chiesa“, pubblicato sotto il regno di Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I, nel 1952.
Si tratta di un libricino essenziale e schematico, che descrive con precisione e profondità teologica la dottrina sacramentale della tradizione Ortodossa Etiope, correggendo puntualmente gli errori della Chiesa di Roma e del Cristianesimo Occidentale.
E’ particolarmente indicato a chi si interessa di teologia biblica, e che attraverso di esso può accostarsi alla conoscenza della Cristianità Etiope, scarsamente studiata e considerata dalle istituzioni educative. E’ inoltre molto utile a coloro che desiderano diventare membri attivi della Chiesa Tewahedo e usufruire di questi poteri spirituali, dacché l’apprendimento dei 7 Misteri Sacramentali, insieme ai 5 Pilastri della Fede o Misteri della Divinità, costituisce uno dei requisiti fondamentali per il Battesimo.
Chiunque desideri ricevere una copia con spedizione postale, ci scriva in privato. Una parte del ricavato sarà devoluta alla Chiesa Etiope in Italia, a sostegno del suo lavoro spirituale e umanitario.
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Chiesa Ortodossa Etiope

Qeddasie – La Liturgia Etiope

La liturgia della Chiesa viene chiamata in lingua etiope “Qeddasie”, che significa letteralmente “Santificazione”.
Si sta scalzi, secondo quanto fu comandato a Mosè: “Togli i tuoi calzari, poiché il suolo su cui camminerai è santo” (Esodo 3,5).
Tutti portano un velo bianco, ad immagine del velo sacerdotale dell’agnello, per ricordare l’uguaglianza degli uomini dinanzi a Dio e coprire tutte le differenze mondane. “Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di bianche vesti”. (Apocalisse 7,9)
Gli uomini sono alla sinistra, le donne alla destra, secondo quanto comandato dal Salmo 44/45: “Ecco la regina alla tua destra”.
Le donne, secondo quanto raccomandato da San Paolo (I Corinzi 11), coprono completamente il capo, affinché nessuno sia distratto dalla meditazione spirituale.
Ci si prostra e inchina continuamente, proprio come nel Tempio di Gerusalemme della narrazione biblica, secondo fisionomie comuni a tutte le spiritualità orientali, tra cui l’Islam e i culti Indiani.
La Chiesa Etiopica (BieteKrestiyan) è formata come il Tempio di Gerusalemme descritto nella Bibbia: c’è una parte più esteriore, a cui tutti posso accedere, che è detta Qene Mahalet; una più interna, detta Qeddest (Santo), dove viene amministrata l’eucarestia ai fedeli; e una interna e segreta, detta Meqdes (Santo dei Santi), coperta da una tenda, a cui può accedere soltanto il clero, dove si trova una replica dell’Arca dell’Alleanza (il Tabot) e dove viene realizzata la transustanziazione del pasto eucaristico.
La liturgia è interamente cantata secondo le scale misteriose della più antica tradizione musicale biblica, in stile arabo-semitico e con imperscrutabili ritmiche ametriche.
La recitazione liturgica segue 14 modelli differenti, detti “Anafore”, che variano a seconda della data e delle celebrazioni. Queste 14 Anafore furono scritte dagli Apostoli e dai Padri della Chiesa, e fanno della tradizione liturgica etiopica la più ricca ed elaborata di tutto il mondo cristiano. 
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Etiopia - Storia, Costumi e Territorio

La Chiesa di Qeddus Ghiorghìs a Lalibela

Chiesa di San Giorgio, Lalibela, Etiopia.
Considerata l’ottava meraviglia del mondo, ha la forma di una “croce greca”. È stata realizzata scavando dall’alto verso il basso il tufo vulcanico, ed è circondata da profonde trincee con una profondità di scavo di 12 m.
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Chiesa Ortodossa Etiope Meditazioni

Non abbiamo Dogmi ma Misteri

Quando usiamo la parola latina “dogma”, intendiamo un concetto assolutamente inarrivabile alla comprensione umana, che deve essere passivamente accettato per fede. E’ una parola latina che riflette la stretta mentalità della Chiesa Romana che l’ha elaborata. Tuttavia, dovremmo ricordarci che la cultura biblica non è in origine romana, ma semitica e afro-orientale, e che certe etimologie pagane ci distolgono dall’intendimento originale della spiritualità giudeo-cristiana, mescolandolo con quello dei suoi oppressori.
In Etiopia, dove tutti questi caratteri storici ed etnici si preservano inalterati sino ad oggi, la formula di fede non è fatta di “dogmi”, ma di MISTERI (M(e)stir ምሥጢር / M(e)stirat ምሥጢራት). I 5 concetti fondamentali della teologia Etiopica, i cosiddetti 5 Pilastri (Hamistu Aemad), sono anche chiamati “Misteri della Divinità” (Mestirate Melekot), e questa parola non implica che il fedele non possa coglierli, ma che, proprio come tutti i grandi misteri della realtà, si rivelino e non si calcolino, e siano ricevuti dall’intelletto per mezzo dello spirito, l’unico che può intuirne l’assoluta verità. Nella vita spirituale autentica dell’Etiopia, essi si manifestano in perfetta chiarezza e consistenza, e portano con sé un’estesa ricchezza sapienziale.
Anche nella scienza logica della matematica bisogna stabilire in principio degli assiomi fondamentali, che seppur non dimostrabili, sono intuitivamente certi ed essenziali per qualunque operazione e calcolo. La loro epistemologia, come direbbero i grandi filosofi, e comparabile a quella dei Misteri religiosi, e similmente quest’ultimi sono fondamentali e primari per la conoscenza generale di una persona equilibrata e ragionevole.
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Etiopia - Storia, Costumi e Territorio

La Terra di Dio

“Nessun paese nel mondo è così pieno di chiese, monasteri ed ecclesiastici come l’Abissinia; non è possibile cantare in una chiesa o monastero senza essere uditi da un’altra, o forse da svariate.”
Il Gesuita Jeronimo Lobo (1624)
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