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Bob Marley

Cristo viene dalla Tribù di Giuda

“Sai, noi insegniamo queste cose, proviamo a dire alla gente che dobbiamo guardare all’Africa, perché avremo problemi in Occidente. E’ a motivo della Bibbia, sai, essa insegna che quando vediamo accadere certe cose, di sapere che queste devono accadere, e di prepararsi a ciò. Proprio come identifichiamo Cristo, nel suo avvento come Sua Maestà Imperiale Haile Selassie il Primo. Poiché la Bibbia ci indica che prima della chiusura di duemila anni, Cristo deve rivelarsi ancora, ritornare sulla terra, come Re dei Re, Signore dei Signori, e Leone Conquistatore della Tribù di Giuda, Eletto di Dio, ed egli sarà il giusto governante della terra. Poiché Giuda è il legislatore, è ciò che dice la Bibbia, Lui loderanno i suoi fratelli.”
Bob Marley, Intervista con Anita Waters, 18 Settembre 1980
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Poesia Spirituale

In Principio era il Verbo

Con la parola
fece ogni cosa
pose in essere
l’inesistente
modellò
in posa
la parte alta
più gassosa
e quella bassa
e pietrosa
si innalzò
oltre le vette
del celeste,
poi discese
profondamente
nel Siòl
della massa
nella vibrazione
terrestre
della cassa
scosse tutte
le fondamenta
dell’umana mente,
c’è chi diminuisce
e chi aumenta
gradualmente
è una forza
che s’indossa
e lo sa
chi lo sente
nelle ossa
materialmente,
il Verbo è Suono
è Potere
il Rasta canta
fluente
la sua glossa
gli consente
armi
d’istruzione
di massa
coerente,
il suo flusso
affossa
ogni paragone
nessuna
resistenza
che possa
dirgli niente
d’importanza,
resta
dialetticamente
attinente
alla fonte
mossa
del Vivente
che avanza.

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Poesia Spirituale

Sapere e Potere

Sapere è Potere
controllare le cose
che ci circondano
abitare il podere
rispettare le rose
che c’influenzano
guidare curare
ricreare le pose
per cui riposano
le onde del mare
si ergon gloriose
la stiva sfondano
Capitano, la nave
Haile Selassie
un suono profondono
il lupo e il cane
le Indie, le Persie
note lontane
sognan galassie
mezzanotte rintoccano
sirene d’altrove
tende fantastiche.

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Poesia Spirituale

Mondi e Immondi

Signore dei Mondi
lamenti distanti
ricordano all’uomo
pensieri latenti
il risveglio dei morti
una tromba un suono
spiriti inquieti
tornano fermi
felici coloro
che sono presenti
doni del tempo
votato al lavoro
riposo di sabato
domenica attiva
risorge dal sonno
l’eterna vita
pienezza del tondo
sciocchezza del tonto
la sua deriva
dal potere del giusto
smarrisce la via
senza ritorno
mai esistita.
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Haile Selassie I - Profezie

Il Nome di Cristo – IHS – Qedamawi Hayle Selassie

Nella storia della Chiesa Occidentale esiste la tradizione di riassumere i nomi di personaggi e concetti religiosi con poche lettere, chiamate in latino Nomina Sacra, che costituiscono una sorta di simbolo spirituale. Queste lettere sono usualmente tratte dal Greco, dacché fu la più importante lingua di diffusione internazionale della Cristianità Apostolica.

Poiché il nome Greco di Cristo si scrive IHSUS (laddove la “H” rappresenta la “E”), l’abbreviazione IHS fu utilizzata in periodo medievale per indicare il “Nome di Dio”, che troviamo raffigurato nelle decorazioni di molte chiese cattoliche, e anche nello stemma ufficiale dei Gesuiti.

Come si può notare dalla foto precedente, che ritrae la scrivania personale dell’Imperatore, le tre lettere che compongono il Suo Nome sono esattamente le stesse: Qedamawi (Primo) (I) Haile (H) Selassie (S). La “I” maiuscola finale corrisponde al “Primo” di Haile Selassie “I”, che però in lingua originale è posto all’inizio del Nome, come prima lettera.

Queste tre lettere vengono anche tradizionalmente intrecciate, così da ottenere un Monogramma di Cristo, di cui riportiamo degli esempi:

Anche in Monogramma personale di Sua Maestà è ricreato secondo la stessa fisionomia, così da poter essere letto sia in caratteri etiopici, come fusione di ቀ (Qedamawi) ኃ (Hayle) ሥ (Selassie), che in caratteri occidentali, come fusione di H S I.

E’ interessante notare come il Monogramma di Cristo sia anche l’origine grafica del Dollaro $, prefigurando così la preziosità e ricchezza fisica del Regno Millenario di Cristo. La moneta dell’Impero Etiope era proprio il Dollaro Etiope.

 

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Haile Selassie I - Testimonianze

Papa Paolo VI, Ginevra 1969

Maestà,

Ci procura grande piacere incontrare Vostra Maestà oggi in questo famoso centro di attività mondiali: attività dirette al miglioramento del genere umano. Siamo lieti di aver avuto questa opportunità d’intrattenerci con Voi su problemi di comune interesse, e ancora una volta Ci siam trovati uniti insieme nel fervido sforzo diretto agli stessi scopi di pace e di unità fra gli uomini.

L’interessamento della Vostra Maestà Imperiale per la causa della pace è ben noto, e la fatica e gli sforzi da Voi compiuti a questo fine hanno suscitato l’ammirazione di tutti gli uomini retti. Poiché anche Noi aneliamo alla pace, Vi esprimiamo la Nostra sincera gratitudine per i Vostri incessanti sforzi che Noi abbiamo appoggiato con entusiasmo.

La pace, tuttavia, non è solo un’opera negativa; la vera pace è positiva: essa implica unità, carità, comprensione, tolleranza e perdono. Questo aspetto positivo della pace spicca pure in maniera eminente nelle opere della Maestà Vostra Imperiale per il bene della umanità, e specialmente in quel grande compito che Voi vi siete assunto e per il quale avete lavorato con coraggio: l’unione nell’Africa.

Ma tutte le opere di uomini bene intenzionati, che, secondo il proprio modo di vedere, si adoperano per un mondo migliore, a nulla giovano se non si tiene conto del Grande Iddio e dei più alti destini dell’uomo. Sotto questo riguardo Vostra Maestà Imperiale s’è meritata la stima di tutti per il rispetto mostrato in tutto il vostro operare verso la grande dignità della natura dell’uomo, e per aver dato esempio di personale coraggio e forza d’animo in una vita non priva di sacrifici.

Noi desideriamo di continuare a lavorare in spirito di amicizia e di cooperazione per gli ideali cui entrambi aneliamo, e preghiamo costantemente che tali ideali possano essere conseguiti. Inoltre preghiamo in special modo che Vostra Maestà Imperiale e tutto il Vostro diletto popolo possano ricevere l’abbondanza delle divine benedizioni.

Papa Paolo VI / Ginevra – Martedì 10 giugno 1969

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Haile Selassie I - Insegnamenti

I Leader devono guidare i popoli alla Conoscenza

“L’uomo è stato dotato del desiderio innato e della capacità di acquisire sapienza e apprendimento, ed è dovere dei leader ispirare e guidare i nostri popoli in questa impresa”.

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

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Bob Marley

I Discorsi di Haile Selassie I sono come la Bibbia

Giornalista: “Oltre alla Bibbia, quali sono le altre letture importanti?”
Marley:I Pronunciamenti (Utterances) di Sua Maestà, che sono come la Bibbia. Tu hai dei libri su Marcus Garvey. Buoni libri, ma nessuno come certi libri di Marcus Garvey ed Haile Selassie, è qualcosa che ha a che fare con la tradizione Cristiana.
Giornalista: “Non ho mai visto un libro chiamato ‘Pronunciamenti’…”
Marley:Non è popolare. E’ pieno di libri che bloccano, sai, ci sono un sacco di libri che dobbiamo acquisire che non conosco, che non penso acquisiremo perché li mettono sotto chiave. Il pubblico non deve averli. C’era un tempo in Jamaica in cui non potevi avere la Bibbia. Non ho conosciuto quel tempo, ma mi dicono che c’era un tempo in Jamaica in cui se ti vedevano con una bibbia andavi in prigione. Perché sai, la Bibbia porta troppa verità. E la gente legge e la gente pulisce. Un uomo legge qualcosa e tutto un mucchio di cose accadono subito dopo. Sai, la gente mangia così tanto porco e sta così sottosopra…“.
Bob Marley, Intervista con Anita Waters, 18 Settembre 1980
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Perdonare e vivere in pace con i nemici passati

“Mentre rinnoviamo il nostro voto che tutta l’Africa sarà liberà, stabiliamo anche che le vecchie ferite siano guarite e le passate cicatrici dimenticate. Fu così che l’Etiopia trattò l’invasore quasi 25 anni fa, e gli Etiopi trovarono la pace con onore in questo corso. Le memorie dell’ingiustizia passata non dovrebbero distrarci dagli affari più pressanti a portata di mano. Dobbiamo vivere in pace con i nostri passati colonizzatori, scansando recriminazione e amarezza, e rinnegando il lusso della vendetta e della ritorsione, affinché l’acido dell’odio non eroda le nostre anime e non avveleni i nostri cuori.”

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

 

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Haile Selassie I - Vita e Opere

L’Uomo più decorato della Storia

Durante la sua straordinaria carriera politica e i suoi 58 anni di leadership alla guida dell’Etiopia (1916-1974), l’Imperatore Haile Selassie ha ricevuto tutte le massime decorazioni nazionali del Suo paese, nonché un numero molto esteso, e ancora non precisamente determinato, di onorificenze straniere militari e civili, da ogni angolo della terra e ogni nazionalità, senza alcuna distinzione di etnia, religione o ideologia politica.

Questa enorme massa di riconoscimenti compare rappresentata dall’arcobaleno di nastrini (14 file) della sua divisa militare, e dalle tante medaglie che adornavano le sue vesti ufficiali, così tante da riempirne completamente il petto e non poter essere indossate tutte insieme. Anche il Libro dei Guinness dei Primati registrò questo singolare fenomeno, attribuendone al Re il record assoluto e dichiarandolo così l’uomo più decorato della storia umana.

Considerando, oltre a questo, le decine di lauree ad honorem che l’Imperatore raccolse dai maggiori atenei di tutti e cinque i continenti, e i titoli cristologici e supremi – tra cui “Re dei Re” – con cui fu insignito e universalmente riconosciuto, e anche tutte le opere artistiche che gli vengono continuamente dedicate in tributo, Haile Selassie I va considerato oggettivamente come l’uomo più glorificato e onorato dell’epoca moderna.

Ci si chiede come mai i libri scolastici non ci abbiano insegnato nulla di Lui, come se tutta questa realtà storica non esistesse. La risposta più semplice è che Haile Selassie I è il giudizio vivente su questo sistema, e il simbolo eterno della vittoria del Giusto contro di esso.

 

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