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Babilonia

Tempo di Draghi Verdi

Tutto quello che stiamo vivendo in questo periodo travagliato di oppressione sanitaria e malattia ha a che fare con il colore verde, che viene evocato di continuo nella simbologia.
Green-pass, green economy, verde speranza (il ministro), il drago verde. In verità, secondo la tradizione spirituale dei nostri padri, il verde è un colore doppio (composto da giallo e blu) che comunica allo stesso tempo il concetto di veleno (verde serpente) e medicina (l’erba curativa, la croce verde della farmacia).
Questa particolare dualità simbolica viene rivelata nella Scrittura da Mosè, che aveva un bastone (pianta) che si tramutava in serpente, e che curò con il serpente tutti coloro che erano stati avvelenati dal serpente stesso. Il bastone di Mosè, che precede il Serpente di Esculapio (la sua variante greca) di svariati secoli, lo troviamo tutt’ora sul simbolo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
E’ molto simpatico notare, dunque, che per loro stessa ammissione simbolica, lo stesso principio omeopatico della medicina, dell’erba amara che purifica, dell’antidoto che viene dal veleno, è stato suggerito dalla cultura biblica e religiosa, come tutti i fondamenti della loro intelligenza. Questa è l’idea che sta alla base anche del vaccino, che è una forma attenuata di virus (un piccolo drago) utile a stimolare l’immunizzazione. E’ il famoso serpente che mangia sé stesso, il cosiddetto “Oroboro”.
Secondo la tradizione, Mosè corrisponde al 4° sigillo, o 4° chakra, il verde, che sta proprio in mezzo, avendo 3 sigilli sopra e 3 sotto. Questo è anche il 4° spirito di Dio, lo Spirito di Consiglio o Decisione, di cui Mosè, che lasciò la società oppressiva dell’Egitto per soffrire col suo popolo, rappresenta un’eroica e nobile manifestazione. Divisione di popoli, separazione delle acque, scelta determinante e discriminante, svolta e spartiacque.
Se da una parte fiorisce il veleno e il morso del serpente si spande nel sangue della nazione, d’altra parte c’è un movimento di ritorno alla terra, un incremento dell’attività agricola e di vivaio, una rivalutazione del vegetarianesimo e della Canapa Indiana, che presto andrà a Referendum. Per molti sarà veleno, per altri medicina. E proprio come un vaccino, servirà all’uomo per sviluppare una superiore immunità fisica, spirituale, sociale e democratica.
Ma è necessaria ed urgente una corretta interpretazione di questo verde nelle nostre vite. E’ il Passo Verde che dà la salute, non il Green Pass, che certifica solo il veleno. Nella loro vita non c’è nulla di verde: pillole bianche, sieri gialli, carni rosse e superalcolici ambrati. Tranne però gli abbondanti verdoni su cui firmava il Banchiere. Dobbiamo andare oltre la loro ipocrisia. E’ necessario prendere scelte drastiche di separazione e uscita dal loro sistema, e contemporaneamente costruirne uno alternativo, di beni e servizi, che ci permetta di custodire seriamente la nostra identità, libertà e salute.
Solo dall’unità viene la forza. Questo è un appello a tutte le persone di buona volontà, affinché lascino l’Egitto, e lo facciano insieme e compatte. Organizziamo e Centralizziamo, come ci è stato ordinato dal Re, non più per una nobile aspirazione di principio, ma per la schietta sopravvivenza di I&I.
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