Mirra – Kerbiè ከርቤ
Un film diretto con grande sapienza da un maestro del cinema africano, che ci offre un profondo spaccato della società e mentalità etiope, e un’intelligente analisi del periodo comunista (1974-1991), del trauma politico vissuto dal popolo a seguito della deposizione dell’Imperatore, e l’instaurazione di un regime materialista e industrialista filo-europeo completamente estraneo alla storia del paese.
Trovate il film integrale, con audio originale e sottotitoli in italiano, qui sul sito della Rai:
Il Capo
Ras significa Capo
forze dell’intelletto
Zar l’inverso esatto
occidente perverso
orientati al tramonto
dove sorge l’astro ?
Onora il maestro
che ha mutato il corso
storico, sconfitto il mostro
l’ismo eurocentrico,
capovolgi il concetto
correggi il linguaggio
che hai ereditato
da chi ha sovvertito
messo a soqquadro
s’è ribellato
all’ordine istituito
dal Divino Decreto,
tutto è scritto provato
il nodo è sintattico
la chiave è lo Scettro
apre quello che è chiuso
e chiude ciò che è aperto
rivaluta tutto
ciò che ti è stato detto
alla luce
di un Nuovo Fondamento,
Haile Selassie è il Primo
è il Santo Benedetto
porta riaggiustamento
all’eccesso
ch’è stato prodotto
dal paganesimo
senza intendimento
rigoroso,
è l’ultimo ammonimento
a ricordare ennesimo
il percorso
da dove vengo a ritroso
affinché rispetto
l’autorità del Padreterno
misericordioso.
Voce di uno
che grida
nel deserto
delle coscienze
che potentemente invita
a redimere
l’attitudine
delle razze
prefigura
la liberazione, il diritto
dell’uomo nero
e bianco
senza disuguaglianze,
il battesimo di fuoco
che solo il Re
avrebbe amministrato
nel sacramento
di sostanze
Marcus ha preparato
la via
come Giovanni Battista
col Cristo
ecco gli sta dinanzi,
il precursore
l’ultima figura
profetica
di paragone
allegorizzante,
e se vuoi intenderlo
egli è l’Elia
annunciato sin dal tempo
di Malachia
in altre sembianze,
il suo spirito è dentro
e lui dice
cercami nel vento
delle eterne danze.
6 Luglio 1970, Addis Abeba
“Nel contesto di questo mio viaggio di informazione e di buona volontà in Africa dell’est, la visita ad Addis Abeba assume un’importanza e un significato del tutto particolari. Vi sono tra i nostri due popoli naturali legami, spirituali, religiosi e culturali, i quali facilitano la reciproca comprensione e promuovono sentimenti di viva simpatia. Molteplici affinità rendono agevoli e fertili i rapporti tra i due paesi. Ma i progressi compiuti nelle nostre relazioni bilaterali non sarebbero stati così sensibili senza l’alto incitamento e il benevolo costante interessamento del vostro augusto sovrano, il quale ha indicato la via della cooperazione e dell’amicizia.
Noi sentiamo quindi di dover dare qui sincera testimonianza dei sentimenti di gratitudine, di devota ammirazione del Governo e del popolo italiano nei riguardi di Sua Maestà l’Imperatore; e ciò anche per l’opera che egli, in virtù del suo indiscusso prestigio in campo internazionale e della sua autorevolezza morale, ha sempre svolto per la causa della pace e per l’indipendenza, l’unità e il progresso del continente africano. In tempi difficili e nei quali la società internazionale vive un processo di rapida e complessa evoluzione, il vostro continente – il cui ruolo diventa ogni giorno più importante nelle vicende mondiali – ha la fortuna di poter contare su un capo saggio, lungimirante e pensoso del bene, non soltanto del suo glorioso popolo e del suo antico Paese, ma dell’Africa tutta.
Con l’Etiopia dunque, l’Italia democratica intende collaborare sempre più strettamente nello spirito che finora ha caratterizzato i rapporti bilaterali e la posizione internazionale dei nostri due governi.”