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Haile Selassie I - Profezie

Il Nome di Cristo – IHS – Qedamawi Hayle Selassie

Nella storia della Chiesa Occidentale esiste la tradizione di riassumere i nomi di personaggi e concetti religiosi con poche lettere, chiamate in latino Nomina Sacra, che costituiscono una sorta di simbolo spirituale. Queste lettere sono usualmente tratte dal Greco, dacché fu la più importante lingua di diffusione internazionale della Cristianità Apostolica.

Poiché il nome Greco di Cristo si scrive IHSUS (laddove la “H” rappresenta la “E”), l’abbreviazione IHS fu utilizzata in periodo medievale per indicare il “Nome di Dio”, che troviamo raffigurato nelle decorazioni di molte chiese cattoliche, e anche nello stemma ufficiale dei Gesuiti.

Come si può notare dalla foto precedente, che ritrae la scrivania personale dell’Imperatore, le tre lettere che compongono il Suo Nome sono esattamente le stesse: Qedamawi (Primo) (I) Haile (H) Selassie (S). La “I” maiuscola finale corrisponde al “Primo” di Haile Selassie “I”, che però in lingua originale è posto all’inizio del Nome, come prima lettera.

Queste tre lettere vengono anche tradizionalmente intrecciate, così da ottenere un Monogramma di Cristo, di cui riportiamo degli esempi:

Anche in Monogramma personale di Sua Maestà è ricreato secondo la stessa fisionomia, così da poter essere letto sia in caratteri etiopici, come fusione di ቀ (Qedamawi) ኃ (Hayle) ሥ (Selassie), che in caratteri occidentali, come fusione di H S I.

E’ interessante notare come il Monogramma di Cristo sia anche l’origine grafica del Dollaro $, prefigurando così la preziosità e ricchezza fisica del Regno Millenario di Cristo. La moneta dell’Impero Etiope era proprio il Dollaro Etiope.

 

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Haile Selassie I - Testimonianze

Papa Paolo VI, Ginevra 1969

Maestà,

Ci procura grande piacere incontrare Vostra Maestà oggi in questo famoso centro di attività mondiali: attività dirette al miglioramento del genere umano. Siamo lieti di aver avuto questa opportunità d’intrattenerci con Voi su problemi di comune interesse, e ancora una volta Ci siam trovati uniti insieme nel fervido sforzo diretto agli stessi scopi di pace e di unità fra gli uomini.

L’interessamento della Vostra Maestà Imperiale per la causa della pace è ben noto, e la fatica e gli sforzi da Voi compiuti a questo fine hanno suscitato l’ammirazione di tutti gli uomini retti. Poiché anche Noi aneliamo alla pace, Vi esprimiamo la Nostra sincera gratitudine per i Vostri incessanti sforzi che Noi abbiamo appoggiato con entusiasmo.

La pace, tuttavia, non è solo un’opera negativa; la vera pace è positiva: essa implica unità, carità, comprensione, tolleranza e perdono. Questo aspetto positivo della pace spicca pure in maniera eminente nelle opere della Maestà Vostra Imperiale per il bene della umanità, e specialmente in quel grande compito che Voi vi siete assunto e per il quale avete lavorato con coraggio: l’unione nell’Africa.

Ma tutte le opere di uomini bene intenzionati, che, secondo il proprio modo di vedere, si adoperano per un mondo migliore, a nulla giovano se non si tiene conto del Grande Iddio e dei più alti destini dell’uomo. Sotto questo riguardo Vostra Maestà Imperiale s’è meritata la stima di tutti per il rispetto mostrato in tutto il vostro operare verso la grande dignità della natura dell’uomo, e per aver dato esempio di personale coraggio e forza d’animo in una vita non priva di sacrifici.

Noi desideriamo di continuare a lavorare in spirito di amicizia e di cooperazione per gli ideali cui entrambi aneliamo, e preghiamo costantemente che tali ideali possano essere conseguiti. Inoltre preghiamo in special modo che Vostra Maestà Imperiale e tutto il Vostro diletto popolo possano ricevere l’abbondanza delle divine benedizioni.

Papa Paolo VI / Ginevra – Martedì 10 giugno 1969

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Haile Selassie I - Insegnamenti

I Leader devono guidare i popoli alla Conoscenza

“L’uomo è stato dotato del desiderio innato e della capacità di acquisire sapienza e apprendimento, ed è dovere dei leader ispirare e guidare i nostri popoli in questa impresa”.

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

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Bob Marley

I Discorsi di Haile Selassie I sono come la Bibbia

Giornalista: “Oltre alla Bibbia, quali sono le altre letture importanti?”
Marley:I Pronunciamenti (Utterances) di Sua Maestà, che sono come la Bibbia. Tu hai dei libri su Marcus Garvey. Buoni libri, ma nessuno come certi libri di Marcus Garvey ed Haile Selassie, è qualcosa che ha a che fare con la tradizione Cristiana.
Giornalista: “Non ho mai visto un libro chiamato ‘Pronunciamenti’…”
Marley:Non è popolare. E’ pieno di libri che bloccano, sai, ci sono un sacco di libri che dobbiamo acquisire che non conosco, che non penso acquisiremo perché li mettono sotto chiave. Il pubblico non deve averli. C’era un tempo in Jamaica in cui non potevi avere la Bibbia. Non ho conosciuto quel tempo, ma mi dicono che c’era un tempo in Jamaica in cui se ti vedevano con una bibbia andavi in prigione. Perché sai, la Bibbia porta troppa verità. E la gente legge e la gente pulisce. Un uomo legge qualcosa e tutto un mucchio di cose accadono subito dopo. Sai, la gente mangia così tanto porco e sta così sottosopra…“.
Bob Marley, Intervista con Anita Waters, 18 Settembre 1980
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Haile Selassie I - Vita e Opere

L’Uomo più decorato della Storia

Durante la sua straordinaria carriera politica e i suoi 58 anni di leadership alla guida dell’Etiopia (1916-1974), l’Imperatore Haile Selassie ha ricevuto tutte le massime decorazioni nazionali del Suo paese, nonché un numero molto esteso, e ancora non precisamente determinato, di onorificenze straniere militari e civili, da ogni angolo della terra e ogni nazionalità, senza alcuna distinzione di etnia, religione o ideologia politica.

Questa enorme massa di riconoscimenti compare rappresentata dall’arcobaleno di nastrini (14 file) della sua divisa militare, e dalle tante medaglie che adornavano le sue vesti ufficiali, così tante da riempirne completamente il petto e non poter essere indossate tutte insieme. Anche il Libro dei Guinness dei Primati registrò questo singolare fenomeno, attribuendone al Re il record assoluto e dichiarandolo così l’uomo più decorato della storia umana.

Considerando, oltre a questo, le decine di lauree ad honorem che l’Imperatore raccolse dai maggiori atenei di tutti e cinque i continenti, e i titoli cristologici e supremi – tra cui “Re dei Re” – con cui fu insignito e universalmente riconosciuto, e anche tutte le opere artistiche che gli vengono continuamente dedicate in tributo, Haile Selassie I va considerato oggettivamente come l’uomo più glorificato e onorato dell’epoca moderna.

Ci si chiede come mai i libri scolastici non ci abbiano insegnato nulla di Lui, come se tutta questa realtà storica non esistesse. La risposta più semplice è che Haile Selassie I è il giudizio vivente su questo sistema, e il simbolo eterno della vittoria del Giusto contro di esso.

 

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Haile Selassie I - Insegnamenti

La Chiesa è il nostro cuore

“La Chiesa non è soltanto un edificio. La Chiesa è il fedele compimento della vita Cristiana e dei suoi requisiti. Dunque, come il nome si applica agli edifici, così è il nostro cuore la Chiesa in cui Dio dimora”.
— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —
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Haile Selassie I - Insegnamenti

L’Africa è per gli Africani

“Non possiamo dire che l’Africa è per gli Africani quando l’economia di un paese Africano è gestita dagli stranieri, mentre il popolo ha soltanto un’indipendenza nominale. Osiamo dire che l’Africa è per gli Africani soltanto quando vediamo tali progetti economici, come questa diga costruita con la partecipazione degli Africani, e quando serbiamo la speranza che gli Africani saranno i soli proprietari di tali opere di progresso nel vicino futuro”.

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

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Haile Selassie I - Testimonianze

I ricordi di Nelson Mandela

Tratto dalla sua autobiografia “Il lungo cammino verso la libertà” (1995)
“L’Etiopia ha sempre avuto un posto speciale nella mia immaginazione, e la prospettiva di visitare l’Etiopia mi attraeva molto di più che un viaggio in Francia, Inghilterra e America insieme. Sentivo di visitare la mia propria genesi, dissotterrando le radici di ciò che mi rende un Africano. Incontrare Sua Altezza, l’Imperatore Haile Selassie d’Etiopia, sarebbe stato come stringere la mano alla storia.” (…)
“Qui, per la prima volta nella mia vita, stavo assistendo a dei soldati neri comandati da generali neri, applauditi da leader neri che erano tutti ospiti di un capo di stato nero. Fu un momento inebriante. Sperai soltanto che fosse una visione di quello che si trovava nel futuro del mio proprio paese.” (…)
“La conferenza fu ufficialmente aperta da colui che ci ospitava, Sua Maestà Imperiale, che era vestito con un’elaborata uniforme militare broccata. Fui sorpreso di quanto l’imperatore apparisse piccolo, ma la sua dignità e confidenza lo facevano sembrare come il gigante Africano che era. Era la prima volta che assistevo all’opera di un capo di stato attraverso le formalità del suo ufficio, e ne fui affascinato. Egli stava perfettamente dritto, ed inclinava la sua testa soltanto lievemente per indicare che stava ascoltando. La dignità era il marchio distintivo di tutte le sue azioni.
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Haile Selassie I - Vita e Opere

“Studiate Tutto” – La Biblioteca del Re dei Re

C’erano tanti libri diversi nella biblioteca personale del Re dei Re, di svariate lingue, nazionalità e discipline. Molti testi in lingue etiopiche, come ge’ez amharico tigrino, ma anche libri in arabo, latino, italiano, inglese, francese.

Distinguiamo bene il titolo “The Enchanted Wanderer” (Il Girovago Incantato), di Nikolai Leskov, un breve romanzo russo della fine dell’800; “The Voices of Silence” di Andre Malraux, che raccoglie tutti i capolavori artistici di ogni parte del mondo e ogni tempo; si legge “Mahatma Gandhi” su un altro grosso tomo; e anche “Hokusai”, volume dedicato al pittore giapponese, che produsse anche arte erotica, seppur molto raffinata.

Insomma, un’esemplare Apertura Mentale.

 

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Haile Selassie I - Insegnamenti

Governare i desideri

“L’uomo desidera molte cose, ma è dovere e responsabilità individuale desiderare le cose appropriate”.
— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —
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