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Haile Selassie I - Vita e Opere

Il Sigillo Davidico che il Re forma con le Sue Mani

Il gesto che il Re riproduce con le mani è molto importante per la livity del Rasta, e per questo viene emulato da I&I nei momenti più sacrali.
Congiungendo le dita in quella maniera, il Re segna 6 punti sulle estremità delle Sue mani ad immagine della Stella di Davide, che si ottiene dall’intrecciarsi di due triangoli di verso opposto.
Il triangolo con la punta verso l’alto rappresenta il genitale maschile e dunque la parte spirituale e celeste, secondo la geometria tracciata da Cristo Sacerdote, quando insegnò a pregare a braccia aperte e rivolti verso l’alto. Ma il Re, nella Sua Nuova Missione regale, mette in primo piano, incarnato nelle Sue mani, il triangolo con la punta verso il basso, che rappresenta il genitale femminile e l’elemento terrestre e materiale, e in tal maniera il Cristo Re ci ha insegnato a comunicare la nostra vibrazione alla terra, per esercitare la regalità. Egli reclama anche la nostra attenzione simbolica per riconoscere in Lui la Seconda Venuta di Gesù nella gloria della carne.
Nella tradizione indiana, questa particolare postura non viene ignorata tra le applicazioni manuali dello yoga, al fine di sprigionare un potere energetico speciale: una molto simile viene chiamata “Yoni Mudra”, ovvero Mudra (sigillo) dell’Utero (Yoni) nel senso di Dimora Fisica Originale e Materna. Qui c’è tutta la simbologia di Rimpatrio e Regno Fisico che RastafarI rappresenta, come ritorno mater-reale all’Origine Etiopica, Eden Paradiso.
Ecco che dunque che il Re purifica una fisionomia interpretata volgarmente da molti, affinché abbiamo un corretto intendimento della carne senza falsi scandali.
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Haile Selassie I - Vita e Opere

L’Architetto Imperiale Arturo Mezzedimi

His Majesty con Arturo Mezzedimi, eccezionale architetto italiano che costruì la sua brillante carriera in Etiopia al fianco del Re, per la realizzazione dei più importanti edifici dell’Impero, tra cui l’Africa Hall (Sede dell’Unione Africana e dell’ O.N.U.), il Palazzo del Giubileo (Residenza personale dell’Imperatore), il Municipio di Addis Abeba e varie altre sedi istituzionali.
Una personalità cruciale per comprendere il ruolo di grande dignità che gli italiani ebbero nel Regno di Haile Selassie I, grazie alla Sua divina misericordia e intelligenza, e di cui potremmo essere orgogliosi eredi.
Informazioni dettagliate sulla sua vita e sulle sue opere, con molte fotografie degli edifici da lui ideati e sue personali, potete trovarle sul sito ufficiale dell’architetto:
www.arturomezzedimi.it
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Etiopia - Storia, Costumi e Territorio

La Statua di Menelik II – Addis Abeba

La statua equestre di Menelik II, vincitore di Adwa, fatta erigere da Haile Selassie I e da Lui inaugurata nel 1930, in occasione della Sua Incoronazione.

Si trova proprio dinanzi alla Chiesa di San Giorgio in cui Haile Selassie I fu incoronato.

 

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Haile Selassie I - Profezie

La Tripla Corona di Haile Selassie I

La Corona di Sua Maestà – la più alta e magnifica della storia, a 3 piani, pesante d’oro e pietre preziose, che nessuno, giovane o vecchio, sarebbe in grado di portare con la dignità e l’equilibrio che Haile Selassie I ha mostrato in processione, il 2 Novembre 1930, ad Addis Abeba.

La corona “tripla” richiama le tre corone acquisite da Haile Selassie I, quella di Ras, di Negus (Re) ed infine di Neguse Negest (Re dei Re). Questo corrisponde profeticamente alle tre unzioni ricevute da Davide, secondo quanto descritto nel libro di Samuele. Si realizzano così le Scritture:

“E hai posto sopra il suo capo una corona di gemma onorata” (Salmo 20/21)

“ha sul suo capo molti diademi” (Apocalisse 19,12)

 

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Haile Selassie I - Insegnamenti

Essere attori e non ammiratori

“Guardare semplicemente i conseguimenti di altra gente è una caratteristica dell’uomo pigro. Ma si spera che i Nostri studenti, valutando propriamente grandi conseguimenti – molti dei quali sono il risultato dell’educazione – non saranno soddisfatti di essere meri osservatori che ammirano l’opera di altri uomini, ma attori, che partecipano attivamente allo sviluppo del loro paese. Le registrazioni del passato rivelano i grandi conseguimenti dei nostri avi. Spetta a noi provare ad emularli, poiché ci giudicheranno.”
— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Auto-sufficienza in tutti i campi

“Non c’è nulla di più appagante e gratificante che lasciare dietro di sé un sistema auto-sufficiente in tutti i campi, per il benessere dell’individuo così come del paese come insieme. A meno che non ci sia auto-sufficienza in tutti i campi, non può esserci garanzia contro umiliazione e degradazione. Nonostante viviamo in un’età di inter-dipendenza, è necessario diventare quanto più auto-sufficienti possibile.”
— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

 

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Haile Selassie I - Insegnamenti

Si raccoglie ciò che si semina

“Per sostenere sé stesso e contribuire con la propria quota al benessere degli uomini suoi simili e della società, l’uomo deve lavorare con risolutezza e industriosità. Egli può soltanto raccogliere ciò che ha seminato. Sono qui degne di nota le significative parole di San Paolo, quando disse che ‘Se qualcuno non lavora, non dovrebbe nemmeno mangiare’.”
— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —
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Haile Selassie I - Testimonianze

“Ogni occhio Lo vedrà”

Indovinate chi c’è nella prima foto a colori su giornale della storia… “Un’Altra Rivoluzione del Colore”
L’Imperatore d’Abissinia, che è il soggetto della prima fotografia a colori mai riprodotta da un giornale“…
(Daily Record, Quotidiano Scozzese, 22 Giugno 1936)
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Insaziabile ambizione al miglioramento

“L’ambizione di uno studente per ulteriore educazione, lavoro dedito e miglioramento non dovrebbe essere ristretta a spazio e tempo, ma deve essere insaziabile. I vostri continui sforzi dovrebbero essere basati sul ricordo che l’uomo è transitorio: una generazione rimpiazza l’altra, mentre un paese è permanente ed eterno.”

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

 

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Haile Selassie I - Insegnamenti

La ricompensa del lavoro

“La ricompensa di un lavoro ben fatto non sta nel riconoscimento degli altri, né nella lode pubblica. Neppure è da misurarsi solamente sul ritorno monetario guadagnato dal lavoratore. Viene, piuttosto, dalla soddisfazione interiore che accompagna la conoscenza che il lavoro compiuto rappresenti il meglio di ciò che siamo”.

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

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