Il gesto che il Re riproduce con le mani è molto importante per la livity del Rasta, e per questo viene emulato da I&I nei momenti più sacrali.
Congiungendo le dita in quella maniera, il Re segna 6 punti sulle estremità delle Sue mani ad immagine della Stella di Davide, che si ottiene dall’intrecciarsi di due triangoli di verso opposto.
Il triangolo con la punta verso l’alto rappresenta il genitale maschile e dunque la parte spirituale e celeste, secondo la geometria tracciata da Cristo Sacerdote, quando insegnò a pregare a braccia aperte e rivolti verso l’alto. Ma il Re, nella Sua Nuova Missione regale, mette in primo piano, incarnato nelle Sue mani, il triangolo con la punta verso il basso, che rappresenta il genitale femminile e l’elemento terrestre e materiale, e in tal maniera il Cristo Re ci ha insegnato a comunicare la nostra vibrazione alla terra, per esercitare la regalità. Egli reclama anche la nostra attenzione simbolica per riconoscere in Lui la Seconda Venuta di Gesù nella gloria della carne.
Nella tradizione indiana, questa particolare postura non viene ignorata tra le applicazioni manuali dello yoga, al fine di sprigionare un potere energetico speciale: una molto simile viene chiamata “Yoni Mudra”, ovvero Mudra (sigillo) dell’Utero (Yoni) nel senso di Dimora Fisica Originale e Materna. Qui c’è tutta la simbologia di Rimpatrio e Regno Fisico che RastafarI rappresenta, come ritorno mater-reale all’Origine Etiopica, Eden Paradiso.
Ecco che dunque che il Re purifica una fisionomia interpretata volgarmente da molti, affinché abbiamo un corretto intendimento della carne senza falsi scandali.