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Guerra Italo-Etiopica

YESEMATAT QEN – Il Giorno dei Martiri Etiopi dell’Invasione Fascista

Nel 1937
il 19 Febbraio
la febbre fascista
stese la mano
sull’innocenza degli Etiopi
calpestò il santo suolo
le chiese e i monaci
tentò di ingannare il popolo
con artifici tecnologici
corrompere il modello
morale e culturale, i principii
degradare il suo livello
bruciare manoscritti e libri
porre madamato e bordello
sulla purezza degli sposi
violenze sul cervello
per deviarlo coi loro ismi
produrre scismi e condurlo
lontano dai pascoli erbosi,
Graziani il macellaio
scelto tra gli odiosi più razzisti
per uccidere disprezzando
i civili come insetti parassiti
gas mostarda spruzzarono
contro tutte le convenzioni
internazionali dei diritti
la croce rossa bombardarono
senza inibizioni vandalismi,
teste mozzate
appese ostentate
e quante mutilazioni
degli organi intimi
saccheggiarono tesori
d’icone d’oro e troni
corone e reliquiari
ancora si vantano
nei musei napoletani
e non li restituisci,
ovunque temevano
l’Asse dei nazisti
ma a piedi scalzi
soldati nazirei
presero le armi
floridi nei ricci,
sfidarono i marchingegni
degli scientisti
primi e veri partigiani
versarono il sangue
per cinque anni esatti
affinché tu esisti
e ricordi l’inizio
di tutti i fatti scritti,
che morìa
d’impicci
la loro memoria
corta e selettiva
è più interessata
a creare avamposti
in Palestina
che affinare i giudizi,
negazionismi
e segreti di stato
ostacolano la coscienza
ma fu profetizzato
si batteranno il petto
tutti i regni della terra
per questo
Rasta non ti rattristi,
gli spiriti dei martiri
ti sussurrano
“resisti!”
è meglio morire liberi
che vivere da schiavisti.
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Haile Selassie I - Vita e Opere

L’Uomo più decorato della Storia

Durante la sua straordinaria carriera politica e i suoi 58 anni di leadership alla guida dell’Etiopia (1916-1974), l’Imperatore Haile Selassie ha ricevuto tutte le massime decorazioni nazionali del Suo paese, nonché un numero molto esteso, e ancora non precisamente determinato, di onorificenze straniere militari e civili, da ogni angolo della terra e ogni nazionalità, senza alcuna distinzione di etnia, religione o ideologia politica.

Questa enorme massa di riconoscimenti compare rappresentata dall’arcobaleno di nastrini (14 file) della sua divisa militare, e dalle tante medaglie che adornavano le sue vesti ufficiali, così tante da riempirne completamente il petto e non poter essere indossate tutte insieme. Anche il Libro dei Guinness dei Primati registrò questo singolare fenomeno, attribuendone al Re il record assoluto e dichiarandolo così l’uomo più decorato della storia umana.

Considerando, oltre a questo, le decine di lauree ad honorem che l’Imperatore raccolse dai maggiori atenei di tutti e cinque i continenti, e i titoli cristologici e supremi – tra cui “Re dei Re” – con cui fu insignito e universalmente riconosciuto, e anche tutte le opere artistiche che gli vengono continuamente dedicate in tributo, Haile Selassie I va considerato oggettivamente come l’uomo più glorificato e onorato dell’epoca moderna.

Ci si chiede come mai i libri scolastici non ci abbiano insegnato nulla di Lui, come se tutta questa realtà storica non esistesse. La risposta più semplice è che Haile Selassie I è il giudizio vivente su questo sistema, e il simbolo eterno della vittoria del Giusto contro di esso.

 

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Guerra Italo-Etiopica

I Dreadlocks della Resistenza Etiope

Durante l’occupazione italiana, alcuni soldati della resistenza etiopica facevano voto di non tagliare né pettinare i capelli per tutta la durata della guerra, e così apparvero ai riflettori del mondo i primi “dreadlocks”, prima ancora dei Mau Mau in Kenya e dei Rasta nei caraibi.
Questa pratica si rifà all’insegnamento biblico contenuto nel libro dei Numeri al capitolo 6, ove si parla del voto più importante che un uomo possa fare per ricevere forza e potere speciali – chiamato “Nazireato” (Nazrawi) – che implica l’astensione dal rasoio e dal pettine.
Proprio come il celebre Sansone fu Nazireo dalle lunghe trecce per distruggere in guerra i Filistei e liberare il popolo dalla loro oppressione, così ancora questi soldati vittoriosi custodivano le antiche tradizioni della Bibbia scomparse altrove, ed evocavano poteri ancestrali.
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Haile Selassie I - Video

RAI – XX Secolo – L’Imperatore d’Etiopia – di Gianni Bisiach 1996

Rotocalco di Gianni Bisiach andato in onda sulla Rai nel 1996. Puntata interamente dedicata alla vita dell’Imperatore Haile Selassie I.

 

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Haile Selassie I - Video

Incontro con l’Imperatore d’Etiopia – Gianni Bisiach – 1962

Enzo Biagi introduce l’intervista di Gianni Bisiach nel 1962 con Hailé Selassié, Imperatore di Etiopia. Il racconto della storia della nazione e della vita del Neguse Neghest, Re dei Re. Nella residenza imperiale, parla dei rapporti tra Italia e Etiopia, del contributo del lavoro italiano per lo sviluppo del paese e del suo impegno per l’unità africana. Il Negus passeggia nel giardino, circondato dai nipoti e dagli animali del suo piccolo zoo privato.

Documentario della RAI andato in onda il 25 Giugno del 1962

Regia di Gianni Bisiach.

 

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Etiopia - Storia, Costumi e Territorio Guerra Italo-Etiopica

L’Abune Petròs: Martire Antifascista

Statua commemorativa, attualmente sita in Addis Abeba, dell’Abune Petròs, capo della Chiesa Etiope che durante l’invasione fascista si rifiutò di riconoscerne l’autorità, predicò forza e coraggio ai patrioti della resistenza e fu infine fucilato ignobilmente dai fascisti, martirizzato come gli apostoli.

Un esempio eroico di sacerdozio cristiano, offerto per la causa della libertà e dei diritti umani, che denuncia l’ambiguità e debolezza morale del papa di Roma suo contemporaneo, che invece sosteneva la guerra e il regime irrazionale di Mussolini per gli interessi politici del Vaticano e per paura di ritorsioni.

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