

6 Luglio 1970, Addis Abeba
“Nel contesto di questo mio viaggio di informazione e di buona volontà in Africa dell’est, la visita ad Addis Abeba assume un’importanza e un significato del tutto particolari. Vi sono tra i nostri due popoli naturali legami, spirituali, religiosi e culturali, i quali facilitano la reciproca comprensione e promuovono sentimenti di viva simpatia. Molteplici affinità rendono agevoli e fertili i rapporti tra i due paesi. Ma i progressi compiuti nelle nostre relazioni bilaterali non sarebbero stati così sensibili senza l’alto incitamento e il benevolo costante interessamento del vostro augusto sovrano, il quale ha indicato la via della cooperazione e dell’amicizia.
Noi sentiamo quindi di dover dare qui sincera testimonianza dei sentimenti di gratitudine, di devota ammirazione del Governo e del popolo italiano nei riguardi di Sua Maestà l’Imperatore; e ciò anche per l’opera che egli, in virtù del suo indiscusso prestigio in campo internazionale e della sua autorevolezza morale, ha sempre svolto per la causa della pace e per l’indipendenza, l’unità e il progresso del continente africano. In tempi difficili e nei quali la società internazionale vive un processo di rapida e complessa evoluzione, il vostro continente – il cui ruolo diventa ogni giorno più importante nelle vicende mondiali – ha la fortuna di poter contare su un capo saggio, lungimirante e pensoso del bene, non soltanto del suo glorioso popolo e del suo antico Paese, ma dell’Africa tutta.
Con l’Etiopia dunque, l’Italia democratica intende collaborare sempre più strettamente nello spirito che finora ha caratterizzato i rapporti bilaterali e la posizione internazionale dei nostri due governi.”
Maestà,
Ci procura grande piacere incontrare Vostra Maestà oggi in questo famoso centro di attività mondiali: attività dirette al miglioramento del genere umano. Siamo lieti di aver avuto questa opportunità d’intrattenerci con Voi su problemi di comune interesse, e ancora una volta Ci siam trovati uniti insieme nel fervido sforzo diretto agli stessi scopi di pace e di unità fra gli uomini.
L’interessamento della Vostra Maestà Imperiale per la causa della pace è ben noto, e la fatica e gli sforzi da Voi compiuti a questo fine hanno suscitato l’ammirazione di tutti gli uomini retti. Poiché anche Noi aneliamo alla pace, Vi esprimiamo la Nostra sincera gratitudine per i Vostri incessanti sforzi che Noi abbiamo appoggiato con entusiasmo.
La pace, tuttavia, non è solo un’opera negativa; la vera pace è positiva: essa implica unità, carità, comprensione, tolleranza e perdono. Questo aspetto positivo della pace spicca pure in maniera eminente nelle opere della Maestà Vostra Imperiale per il bene della umanità, e specialmente in quel grande compito che Voi vi siete assunto e per il quale avete lavorato con coraggio: l’unione nell’Africa.
Ma tutte le opere di uomini bene intenzionati, che, secondo il proprio modo di vedere, si adoperano per un mondo migliore, a nulla giovano se non si tiene conto del Grande Iddio e dei più alti destini dell’uomo. Sotto questo riguardo Vostra Maestà Imperiale s’è meritata la stima di tutti per il rispetto mostrato in tutto il vostro operare verso la grande dignità della natura dell’uomo, e per aver dato esempio di personale coraggio e forza d’animo in una vita non priva di sacrifici.
Noi desideriamo di continuare a lavorare in spirito di amicizia e di cooperazione per gli ideali cui entrambi aneliamo, e preghiamo costantemente che tali ideali possano essere conseguiti. Inoltre preghiamo in special modo che Vostra Maestà Imperiale e tutto il Vostro diletto popolo possano ricevere l’abbondanza delle divine benedizioni.
Papa Paolo VI / Ginevra – Martedì 10 giugno 1969