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Haile Selassie I - Insegnamenti

La Verità genera la Libertà

“Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: ‘Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi’.”
(Giovanni 8,31-32)
“Dalla verità soltanto nasce la libertà e solo un popolo educato può considerare se stesso come realmente libero e padrone del proprio fato. E’ soltanto con un popolo educato che organi di governo rappresentativi e democratici possono esercitare la loro influenza per il progresso nazionale.”
(Selected Speeches of HIM, pag.75)
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Arte Visiva Haile Selassie I - Vita e Opere

Le Nozze d’Oro dell’Agnello

Francobolli per l’anniversario d’oro (50 anni) del matrimonio tra il Re e la Regina (1911-1961).

Si vedono al centro le fedi intrecciate dallo Spirito Santo sotto forma di colomba.

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Meditazioni

Il Terzo Occhio / L’Occhio della Mente

“E’ l’occhio interiore, più che il possesso della vista, che è necessario per l’acquisizione dell’educazione. L’educazione è un mezzo che alleva e coltiva il potere di osservazione, la lungimiranza e l’abilità di giudicare di ognuno. Il ritardo e la cecità della mente costituiscono la più grande afflizione dell’umanità.”

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

L‘Occhio Interiore, o Terzo Occhio, o Occhio della Mente, è il primo punto che tocchiamo quando facciamo il Segno della Croce.
In esso dimora la percezione personale della coscienza e il fondamento spirituale del corpo.
Da esso tutti i sensi e tutte le visioni fisiche si originano, e ad esso ritornano quando si sommano e sintetizzano.
Da esso parte il comando della volontà e la guida dello spirito sulla carne.
Se i due occhi fisici sono i due Piatti delle Bilance, esso è il Fulcro e l’Ago, che di due fa uno. In questo si rivela la posizione della mente libera, in equilibrio tra spirito e corpo, 5 pensieri buoni e 5 pensieri cattivi.
Conoscenza ed educazione lo vanno a nutrire e rafforzare, lo allevano come un figlio e lo coltivano come una pianta, che cresce, fiorisce e fruttifica.
Si esprime in tre poteri di visione: l’osservazione, che è il microscopico; la lungimiranza, che è il telescopico; e il giudizio, che ne è la sintesi.
Soltanto il Terzo Occhio può vedere sé stesso, nel mistero della riflessione speculare. Quando si apre, si vede solo, che tutto vede ma non è visto, se non da sé stesso.
Molti ritardano questa esperienza drammatica, e si attardano nel tempo, moltiplicando le doglie per farli venire alla luce.
L’ignoranza è il demone più tenace e resistente, poiché persino il saggio sa di esserne affetto.
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I&I Rasta Meditazioni

La Gioia Vana del mondo

“Il malvagio ci ha portato via in cattività
e ci ha chiesto di cantare un canto
e come possiamo cantare il canto di Re Alfa in una terra straniera ?”
Così risuona un fondamentale canto Nyabinghi dei Rasta, citando a sua volta il Salmo 136 di Davide.
E’ tipico di Babilonia invitarci a cantare spensieratamente in trenino, attraverso la sua radio e la sua televisione, e dimenticare tutte le corruzioni della terra e la lotta per la liberazione.
In verità, la serietà della conoscenza e dei principi, che produce la coscienza profonda dei problemi, è il fondamento spirituale di ogni gioia, affinché sia durevole e non una fumosa esaltazione emotiva ingiustificata, che si tramuta presto in debolezza personale e morale.
Prima di gustare la torta, bisogna imparare a mangiare le verdure amare dello sforzo. Dulcis in fundo.
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I&I Rasta

RastafarI Elders – Ras Mortimo Planno

Il Patriarca Rastafari Mortimer “Kumi” Planno, fu maestro e guida spirituale di Bob Marley, eccellente percussionista nyabinghi, e autore dei testi di molte canzoni e preghiere fondamentali della tradizione Rasta, come “Haile Selassie I is the Chapel” e “The Good Lord” degli Abyssinians.

Fu anche membro della delegazione RastafarI che incontrò personalmente Haile Selassie I negli anni ’60. Questa visita avrebbe poi stabilito le basi della visita di Sua Maestà in Jamaica, nell’Aprile 1966, quando una folla oceanica attorniò l’aereo imperiale, e Ras Planno fu chiamato dal governo Jamaicano a fare strada al Re: lo si può ancora vedere in alcuni video, nella sua lunga tunica bianca e col suo bastone mosaico, che apre e divide profeticamente il mare di folla al passaggio di Janhoy.

Ci ha lasciato diverse opere di grande sapienza, tra cui la sua maggiore “The Most Strangest Man of the Earth”, in cui definisce il Rasta “L’uomo più stranissimo della terra”, ovvero colui che segue la ragione divina, che è follia per quella umana. La sua filosofia, naturalmente caratterizzata dall’enfasi per la liberazione politica e anti-coloniale che il Regno di Dio rappresenta, si distingue per la forte radicazione nella religiosità biblica e nella cultura etiopica, e dunque per la valorizzazione della lingua e filologia etiopica, come strumento di purificazione logica anti-coloniale.

Il suo ruolo determinante nella formazione e nelle scelte di Bob Marley lo rende particolarmente meritevole di onore e memoria, e ci ricorda come dietro ogni suono di potenza vi sia prima una parola di sapienza.

Che ogni patriarca riposi nel potere.

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Haile Selassie I - Insegnamenti

Haile Selassie I ha parlato di Dante Alighieri

“Ho desiderato celebrare la figura di Dante Alighieri perché è una figura universale illustre e ammirata dall’intero mondo. Noi proprio per questo desideriamo che tutti i lavori di Dante vengano tradotti in lingua amarica, per farli conoscere al nostro popolo.” (23 Marzo 1966, Intervista a M. Tremaglia)

“Accogliamo questa opportunità di essere presente qui oggi per inaugurare la Mostra presentata dal Governo Italiano in commemorazione del 700esimo anniversario della nascita del poeta immortale, Dante Alighieri. E’ un’occasione in cui siamo chiamati a guardare indietro su un vasto periodo di storia e dimorare per un momento sulle grandi maree di cambiamento che si sono formate e che hanno travolto il mondo nei sette secoli da quando il genio di Dante fu dato all’umanità.

Durante gli anni della vita di Dante e attraverso la sua magnifica ‘Divina Commedia’, che ha la Nostra profonda ammirazione, i primi bagliori del Rinascimento, il grande risveglio dello spirito umano che ha così tanto trasformato la natura della vita sul pianeta, si mostrarono innanzi. Dal tempo di Dante in poi le immense forze dell’intelletto e dell’immaginazione umani vennero dirette con crescente concentrazione ed effetto sulla natura dell’uomo e le sue relazioni con i suoi simili e con il mondo.

I brillanti conseguimenti realizzati durante in Rinascimento – e in verità lungo tutta la storia ricordata – portano fedele testimonianza del genio e della capacità dell’uomo. Qui in Africa, in questo stesso secolo, un’ulteriore testimonianza di queste qualità si sta dispiegando dinanzi ai nostri occhi. L’Etiopia e i suoi stati sorelle stanno ora esperendo il proprio rinascimento, ricreando dalla loro antica e gloriosa civiltà una nuova via di vita e speranza. Il grande fermento intellettuale che si è affermato di questo continente fornisce un forte parallelo moderno al grande risveglio dell’Europa che ebbe inizio in una piccola città della Toscana, così tanto tempo fa.” (11 Marzo 1966)

“La Divina Commedia di Dante, anche se Noi non l’ammirassimo, è un’opera colossale che tutto il mondo conosce ed ammira. Tuttavia, ciò che più amiamo e ricordiamo più volentieri, sono i versi : ‘non ti curar di loro ma guarda e passa’.” (1962 Intervista a Gianni Bisiach)

“Tra i poeti, Sua Maestà Imperiale preferisce Dante” (Informazioni per la Stampa, testo in italiano del governo imperiale del 1967)

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Arte Visiva

L’Arte di Ras Jata (Ed Jones) – Krstòs

Kr(e)stòs ክርስቶስ Cristo

 

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Etiopia - Storia, Costumi e Territorio

Chiesa di San Giorgio – Addis Abeba

Chiesa di Qeddus Ghiorghis (San Giorgio), ad Addis Abeba.

Qui Haile Selassie I fu incoronato il 2 Novembre 1930 come Re dei Re dell’Etiopia.

La Chiesa a base ottagonale fu costruita nel 1896 dagli italiani fatti prigionieri nella battaglia di Adwa, e fu disegnata da un italiano, Sebastiano Castagna, che diventò l’ingegnere ufficiale di Menelik II dopo il conflitto, e sposò una nobile etiope.

Trovate qualche notizia biografica su Sebastiano Castagna qui:

http://www.superstoria.it/explorer/visualizza.asp?id=464

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Bob Marley Haile Selassie I - Vita e Opere

Il Discorso di Haile Selassie I alle Nazioni Unite, e “War” di Bob Marley

Era il 6 Ottobre 1963, quando Haile Selassie I parlò alle Nazioni Unite, ad un Assemblea di rappresentanti gremita e attenta. Egli era stato il primo capo di Stato a rivolgersi personalmente alla Società delle Nazioni (predecessore dell’ONU) nel 1936, e sarebbe stato l’unico statista della storia ad aver parlato personalmente ad entrambe le istituzioni internazionali.
Quel discorso memorabile, in cui il Re analizzava e denunciava impeccabilmente tutte le problematiche fondamentali del sistema mondiale, segnò la nascita di nuove idee, nuovi concetti, nuove energie.
All’interno del testo stampato dal governo etiopico, troviamo una sezione distinta anche nella formattazione, che riporta una sorta di lirica, scandita da 9 “finché” (until), che colpì naturalmente l’intelligenza di Bob Marley: riconoscendovi un palese invito al canto, egli la mise in musica nel famoso brano “War”, pubblicato nell’album “Rastaman Vibration” del 1976.
Il discorso si conclude con l’invito a diventare tutti membri di una “NUOVA RAZZA”: un’espressione fortissima, che ribaltò il concetto vecchio di razza, come qualcosa di immutabile che si eredita, in un concetto nuovo e liberatorio, come qualcosa che si diventa, per mezzo della redenzione e rigenerazione che Lui Stesso porta.
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Haile Selassie I - Insegnamenti

La Punizione dell’Arrogante

“Abbiamo visto dagli avvenimenti della storia come Dio, nella Sua profonda giustizia, non manca mai di eseguire retto giudizio, e per questo il nostro rendimento di grazie e la nostra lode a Lui sono senza limiti. Ma, per quanto il retto giudizio di Dio sia sempre stato infallibile nel punire l’arrogante, dacché la libertà è una questione da cui dipende la stessa esistenza nazionale, diventa un sacro obbligo di primaria importanza per un popolo di una sola famiglia, unito nella sua vita comune e nell’unità di mente e spirito, preservare il suo libero e piacevole modo di vivere da tutti i pericoli esterni, e dunque essere in grado di avanzare lungo il sentiero del progresso.”

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

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