“E’ l’occhio interiore, più che il possesso della vista, che è necessario per l’acquisizione dell’educazione. L’educazione è un mezzo che alleva e coltiva il potere di osservazione, la lungimiranza e l’abilità di giudicare di ognuno. Il ritardo e la cecità della mente costituiscono la più grande afflizione dell’umanità.”
— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —
L‘Occhio Interiore, o Terzo Occhio, o Occhio della Mente, è il primo punto che tocchiamo quando facciamo il Segno della Croce.
In esso dimora la percezione personale della coscienza e il fondamento spirituale del corpo.
Da esso tutti i sensi e tutte le visioni fisiche si originano, e ad esso ritornano quando si sommano e sintetizzano.
Da esso parte il comando della volontà e la guida dello spirito sulla carne.
Se i due occhi fisici sono i due Piatti delle Bilance, esso è il Fulcro e l’Ago, che di due fa uno. In questo si rivela la posizione della mente libera, in equilibrio tra spirito e corpo, 5 pensieri buoni e 5 pensieri cattivi.
Conoscenza ed educazione lo vanno a nutrire e rafforzare, lo allevano come un figlio e lo coltivano come una pianta, che cresce, fiorisce e fruttifica.
Si esprime in tre poteri di visione: l’osservazione, che è il microscopico; la lungimiranza, che è il telescopico; e il giudizio, che ne è la sintesi.
Soltanto il Terzo Occhio può vedere sé stesso, nel mistero della riflessione speculare. Quando si apre, si vede solo, che tutto vede ma non è visto, se non da sé stesso.
Molti ritardano questa esperienza drammatica, e si attardano nel tempo, moltiplicando le doglie per farli venire alla luce.
L’ignoranza è il demone più tenace e resistente, poiché persino il saggio sa di esserne affetto.