SAPEVI CHE sulla copertina di “Exodus”, l’album di Bob Marley del 1977, ogni lettera che compone graficamente il titolo è una regolare lettera dell’alfabeto Etiope Ge’ez (seppur ruotata), e non un semplice adattamento estetico dei caratteri ?
La prima “E” è una Hiet ሕ sdraiata su un lato. La “X” è intelligentemente prodotta con una Taw ት capovolta e lievemente inclinata. La “O” è un Ayn ዑ. La “D” è ricreata con una Fie ፍ capovolta. “U” è una Hiè ህ, e “S” è una Yod al quarto ordine di vocalizzazione, ያ.
In questo modo, Berhane Selassie (il nome di battesimo etiope di Bob Marley) insegnava l’importanza del rimpatrio linguistico verso l’Etiopia.
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L’Etiopia custodisce la tradizione biblica più antica e completa del mondo.
Il Libro di Enoch, che è cronologicamente il primo testo rivelato dato all’uomo e, secondo la tradizione, il primo testo scritto della storia in assoluto, è custodito nella sua interezza soltanto in lingua etiopica. Sebbene sia citato molte volte nei Vangeli e in altri luoghi della Scrittura, e sia esplicitamente riconosciuto nella Lettera di Giuda (1,14) come un testo ispirato ampiamente utilizzato e studiato dagli Apostoli, esso è presente soltanto nel canone Etiope, che dunque è l’unico completo.
Inoltre, la versione Ge’ez della Bibbia è unica per ricchezza e forma, e non dipende da nessuna delle fonti bibliche utilizzate per le traduzioni occidentali, e precede il testo ebraico masoretico, spurio e tardo, di almeno un millennio.