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Chiesa Ortodossa Etiope

La Bibbia Etiope è la Più Antica e Completa

L’Etiopia custodisce la tradizione biblica più antica e completa del mondo.

Il Libro di Enoch, che è cronologicamente il primo testo rivelato dato all’uomo e, secondo la tradizione, il primo testo scritto della storia in assoluto, è custodito nella sua interezza soltanto in lingua etiopica. Sebbene sia citato molte volte nei Vangeli e in altri luoghi della Scrittura, e sia esplicitamente riconosciuto nella Lettera di Giuda (1,14) come un testo ispirato ampiamente utilizzato e studiato dagli Apostoli, esso è presente soltanto nel canone Etiope, che dunque è l’unico completo.

Inoltre, la versione Ge’ez della Bibbia è unica per ricchezza e forma, e non dipende da nessuna delle fonti bibliche utilizzate per le traduzioni occidentali, e precede il testo ebraico masoretico, spurio e tardo, di almeno un millennio.

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Il Libro di Enok – Primo Libro della Bibbia e della Storia

Il Libro di Enok è il primo libro biblico dato da Dio all’uomo nella storia, prima del diluvio universale. E’ scritto che Noè portò con sé questo libro nell’Arca.
E la tradizione etiopica ci dice anche che questo è il primo libro della storia in assoluto, poiché Enok, scriba di Dio che scrive sul Libro della Vita, fu il primo a conoscere i misteri della Scrittura, e il Signore lo portò nei cieli per contemplare la forma delle lettere: prima di allora, infatti, esse venivano soltanto pronunciate, e la tradizione profetica si tramandava soltanto oralmente.
In questa veste, Enok è conosciuto presso gli Egiziani come Toth (L’Ibis che ha il becco come una penna) o Ermete Trismegisto presso i Greci, da cui poi uscirà il nome Idrissa (tris), con cui è descritto nel Corano. Egli era Etiope, 7° discendente di Adamo l’Etiope, così come tutti i padri primordiali sino a Noè.
Sebbene gli Occidentali abbiano completamente rimosso questo testo dal loro canone biblico, ancora lo troviamo citato esplicitamente nella lettera di Giuda: “Profetò anche per loro Enok, settimo dopo Adamo, dicendo: ‘Ecco, il Signore è venuto con migliaia e migliaia dei suoi angeli per sottoporre tutti a giudizio, e per dimostrare la colpa di tutti riguardo a tutte le opere malvagie che hanno commesso e a tutti gli insulti che, da empi peccatori, hanno lanciato contro di lui’.” (Giuda 1, 14-15). Se dunque gli apostoli leggevano questo testo con autorità profetica, com’è possibile che sia scomparso dalla Bibbia delle Chiese Apostoliche ?
In verità, questo testo fondamentale (cronologicamente il primo della Bibbia) è custodito dalla sola Chiesa Etiope, e lo conosciamo integralmente soltanto in lingua Etiope. Per questa ragione, la Bibbia Etiope si rivela l’unica Bibbia completa del mondo, oltre che la più antica.
Il testo, citato abbondantemente nell’escatologia neotestamentaria, è fondamentale per comprendere la teologia messianica regale e l’idea di un regno di libertà (millenarismo) governato personalmente da Cristo sulla terra.
Molti padri apostolici e molti esponenti delle comunità cristiane dei primi secoli parlano del Libro di Enok e testimoniano a favore della sua canonicità. Fu perciò rimosso e occultato successivamente, poiché considerato pericoloso per il sistema politico filo-imperiale della chiesa romanizzata, e per la sua falsificazione spiritualistica ed eurocentrica della fede.
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