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Etiopia - Storia, Costumi e Territorio

Il “Portale” di Axum

“A chi bussa sarà aperto”

La misteriosa porta scolpita sull’obelisco monolitico di Axum, nel Tigrai.

Portale Mistico.

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Etiopia - Bibbia e Profezie

L’Etiopia è il Paradiso Originale di Adamo ed Eva

L’Etiopia è il primo paese – tuttora riconoscibile con il suo nome biblico sui nostri atlanti – citato nella Bibbia, e questa citazione avviene nelle sue primissime pagine, quelle che descrivono la creazione del mondo e dell’uomo, l’origine di tutto.

Nella Genesi (capitolo 2, 10-13), descrivendo il Paradiso (“Ghennete Edom” in lingua etiope), il profeta afferma: “Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c’è l’oro e l’oro di quella terra è fine; qui c’è anche la resina odorosa e la pietra d’ònice. Il secondo fiume si chiama Ghion: esso scorre intorno a tutto il paese d’Etiopia.”

Secondo la stessa Genesi, capitolo 10, Avila non è altro che una figlia dell’Etiopia, e dunque una regione ad essa contigua. La Scrittura sta perciò descrivendo la Valle del Nilo nelle sue due principali ramificazioni (Nilo Bianco e Nilo Azzurro) come cuore originario del Paradiso Terrestre, lì dove Dio avrebbe posto i progenitori dell’intero genere umano, Adam ed Hewan, e la dimora primigenia dell’umanità.

Ciò è scientificamente confermato da tutti gli studi archeologici e paleontologici, che riconducono all’Etiopia sia il primo ominide (Lucy, l’Austrolopitecus Afarensis, così chiamato poiché ritrovato in Afar, regione dell’Etiopia) che l’homo sapiens più antico (proveniente, guarda caso, dalla Valle dell’OMO, in Etiopia). Recenti studi hanno inoltre dimostrato come l’Etiopia contenga tutto il patrimonio genetico dell’umanità e sia dunque la sua naturale origine storica. La sua GENESI.

“allora il Signore Dio plasmò l’uomo con la polvere del suolo” (Genesi 2, 7). Questo passo indica come l’essenza stessa dell’uomo, di ogni uomo originatosi da Adamo, sia tratta dalla terra dell’Etiopia e, conseguentemente, ad essa si leghi spiritualmente nel destino. Parliamo così di “etiopicità” della natura umana, come di un concetto razziale universale e basilare per la conoscenza di noi stessi. Ecco perché il profeta Geremia afferma:

“Cambia forse un Etiope la sua pelle
o un leopardo le sue macchie?”
(Geremia 13,23)

Ammettendo così che la pelle dell’Etiope sia naturale per la specie umana così come le macchie per il leopardo, e che sia un tratto essenziale ed eterno dell’uomo, ben superiore al concetto assolutamente mutevole di pigmentazione.

“tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!».” (Genesi 3, 19). Da quale terra è stato tratto l’uomo, a cui dovrà necessariamente ritornare ? Il Ritorno all’Etiopia risuona ineludibile e inevitabile come la morte stessa, in cui saremo riportati al nero ventre della terra, dacché veniamo dal nero ventre di nostra madre. E’ il tanto celebrato “Ritorno alla Terra”, così come il ritorno alla radice nera che visualizziamo tutti i giorni nel sonno. Aldilà di tutte le chiacchiere degli sciocchi, pare che il Rimpatrio Etiope Universale sia cosa certa e indisputabile come la morte.

Dal punto di vista cristologico, questo implica che Cristo stesso, nel suo carattere di Padre Universale, Uomo Perfetto e sostituto di Adamo per la purificazione dell’umanità dal peccato da lui compiuto, deve essere Etiope, in tutto equivalente ad Adamo:

“Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo (…) il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.” (I Corinzi 15)

Riguardo a questo mistero, dopo il peccato di Adamo Dio dice, in vista dell’incarnazione della sola Persona del Figlio in Cristo: “Ecco che l’uomo è diventato come Uno di Noi”. (Genesi 3, 22)

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Guerra Italo-Etiopica

La Vittoria Di Adwa – 1° Marzo 1896

Il 1° Marzo 1896 l’Imperatore Menelik II sconfiggeva l’esercito italiano ad Adwa, nel Nord dell’Etiopia. I soldati Italiani, che avevano occupato l’Eritrea e volevano invadere l’entroterra, furono quasi completamente sterminati, e i pochi sopravvissuti catturati e schiavizzati. Il Governo Crispi cadde immediatamente e la notizia ebbe un tremendo impatto mediatico e politico di portata internazionale.
La vittoria di Adwa fu la prima di un paese Africano contro una potenza occidentale in epoca coloniale: una vittoria che difese la dignità e libertà Africana in tempi di totale oppressione e discriminazione, e che diede speranza di riscatto e liberazione a tutti i poveri e abusati della terra…
Il massimo generale di Menelik ad Adwa fu Ras Makonnen, padre di Haile Selassie I, che combattè eroicamente e fu anche ferito ad una spalla. Haile Selassie I all’epoca aveva soltanto 4 anni, e l’invasione romana fu tradizionalmente interpretata come la “strage degli innocenti” di Erode, che tentò di sradicare il Cristo nella Sua prima infanzia.
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Haile Selassie I - Video

RAI – XX Secolo – L’Imperatore d’Etiopia – di Gianni Bisiach 1996

Rotocalco di Gianni Bisiach andato in onda sulla Rai nel 1996. Puntata interamente dedicata alla vita dell’Imperatore Haile Selassie I.

 

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Haile Selassie I - Video

Incontro con l’Imperatore d’Etiopia – Gianni Bisiach – 1962

Enzo Biagi introduce l’intervista di Gianni Bisiach nel 1962 con Hailé Selassié, Imperatore di Etiopia. Il racconto della storia della nazione e della vita del Neguse Neghest, Re dei Re. Nella residenza imperiale, parla dei rapporti tra Italia e Etiopia, del contributo del lavoro italiano per lo sviluppo del paese e del suo impegno per l’unità africana. Il Negus passeggia nel giardino, circondato dai nipoti e dagli animali del suo piccolo zoo privato.

Documentario della RAI andato in onda il 25 Giugno del 1962

Regia di Gianni Bisiach.

 

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Guerra Italo-Etiopica

La Statua del Leone di Giuda fu portata a Roma dai Fascisti

Dopo l’occupazione del 1936, i Fascisti rubarono il monumento del Leone di Giuda che si trovava ad Addis, e lo deposero, a Roma, ai piedi dell’obelisco commemorativo dei caduti di Dogali, ovvero gli sconfitti della prima aggressione italiana ai danni dell’Etiopia, avvenuta alla fine dell’800.

Nel 1960, l’Italia nuovamente sconfitta riconsegnerà il Leone, tutt’ora custodito ad Addis e visitabile presso la sua stazione ferroviaria.

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Haile Selassie I - Profezie

Le Vesti Rosse dell’Incoronazione

“I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all’infuori di lui. E’ avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio.”

Apocalisse 19,12-13

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Etiopia - Storia, Costumi e Territorio Guerra Italo-Etiopica

L’Abune Petròs: Martire Antifascista

Statua commemorativa, attualmente sita in Addis Abeba, dell’Abune Petròs, capo della Chiesa Etiope che durante l’invasione fascista si rifiutò di riconoscerne l’autorità, predicò forza e coraggio ai patrioti della resistenza e fu infine fucilato ignobilmente dai fascisti, martirizzato come gli apostoli.

Un esempio eroico di sacerdozio cristiano, offerto per la causa della libertà e dei diritti umani, che denuncia l’ambiguità e debolezza morale del papa di Roma suo contemporaneo, che invece sosteneva la guerra e il regime irrazionale di Mussolini per gli interessi politici del Vaticano e per paura di ritorsioni.

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