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Bob Marley

Il Nuovo Cristo

Giornalista: “Si sente un profeta?”
Marley: “No. Nessuno può essere profeta al di fuori di Haile Selassie, che per noi è il nuovo Cristo.”
Giornalista: “Si sente un buon musicista?”
Marley: “Penso di sì, e parlo e predico con la musica perché è lo strumento più efficace e a me più congeniale. La musica è molto importante. È un ottimo modo per pregare ed essere vicini quanto più possibile a Dio, predicare le sue verità; proporlo a chi non lo conosce in modo che possa gioire nella fede.”
Bob Marley, Intervista con Marco Basso, Torino 1980
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Tutti saranno accolti da amici

“Gli Italiani che si trovano in Etiopia sono fra amici, e fra amici saranno coloro che decideranno di venirci con i loro capitali per partecipare allo sviluppo economico del Paese. Ne vengano pure in gran numero, ci sarà da fare per tutti. E tutti saranno accolti a braccia aperte, com’è avvenuto per quelli che vi si trovano da anni, e che godono degli stessi diritti dei cittadini etiopici. Questo vale anche per le altre nazionalità.”
— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —
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Haile Selassie I - Insegnamenti

La Bibbia è il Primo Libro

“Noi stimiamo la Bibbia al di sopra di tutti gli altri libri. E’ il libro mediante cui conosciamo il passato e apprendiamo il futuro”.
— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —
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Haile Selassie I - Testimonianze

S. Radhakrishnan, Presidente dell’India, 1965

Addis Abeba, 10 Ottobre 1965

“Vostra Maestà Imperiale, Vostre Eccellenze, e Distinti Ospiti: è stata una fonte di grande piacere per me e per i membri del mio partito, essere stati in grado di accettare il cortese invito di Sua Maestà Imperiale ed essere con voi proprio adesso.

Nel nostro paese e in molte parti del mondo, Sua Maestà Imperiale è affezionatamente ammirato e trattato come un grande e buon uomo. Egli ha sofferto per il popolo dell’Etiopia. Egli ha condotto il suo popolo sul campo di battaglia, e quando la calamità l’ha colpito, egli si è appellato alla coscienza del mondo. Egli ha supplicato la Società delle Nazioni, ha sofferto l’esilio ed è tornato di nuovo al potere, e sin da allora egli sta provando a modernizzare l’Etiopia, portandole tutti i grandi benefici che l’industria moderna, il progresso economico e le moderne riforme possono offrire ad un popolo.

Siamo stati grandemente colpiti dal fatto che, sebbene egli sia un devoto Cristiano, permetta la libertà di pensiero, di espressione e credo ai Musulmani, ai Giudei e ad altri che abitano questa terra. Le calamità che sono portate dall’intolleranza, razziale e religiosa, si osservano in parti differenti del mondo e sono superate soltanto dalla crescita di tolleranza e comprensione, lo spirito che Sua Maestà Imperiale sta mostrando nell’amministrazione del suo paese.”

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Arte Visiva

Ras Zakaryas – Empress Menen

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Bob Marley

Essere servi di Sua Maestà

“Non ho a che fare con questa cosa per soldi ! E’ così: se Jah dice, se Jah viene nel mio cuore e lo fa muovere affinché io vada in Inghilterra e dica queste cose ancora, o dica queste cose in America, o in Australia, io dovrò andare. Perché Io, personalmente, sono un servo di Sua Maestà. Non faccio alcun lavoro duro, faccio giusto quello che Jah mi dice di fare.”
– Bob Marley intervistato by Neville Willoughby, 1973
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Haile Selassie I - Testimonianze

Giuseppe Faraci, Giornalista e Scrittore Italiano, 1965

da “Etiopia Guerra e Pace”, G.Faraci, Edizioni dell’albero, 1965

“Queste pagine si ripromettono di dare testimonianza della saggezza politica e degli alti valori umani con i quali Haile Selassie I, imperatore d’Etiopia, guida il suo popolo, sia nei rapporti interni che in quelli esterni. Tali doti sono state particolarmente espresse a favore degl’italiani dopo il suo ritorno in patria, nel 1941.
Il volume intende ancora manifestare i sentimenti d’ammirazione e d’amicizia che gl’italiani, non soltanto da allora, nutrono per il popolo etiopico e il suo Sovrano.” (…)
“Passano tremila anni e duecentoventiquattro imperatori, e si giunge ad Haile Selassie I.
E’ figlio del principe ras Maconnen e nipote dell’imperatore Menelik II. E’ il sovrano che si è battuto di più per il suo Paese, per allontanare l’Etiopia dal medioevo e condurla sulla via della moderna civiltà.
Instancabile nel lavoro, la sua giornata comincia alle 6 del mattino, e termina la sera a tarda ora. Visita spesso le province, non trascurando i più oscuri villaggi, per raggiungere i quali deve servirsi delle robuste auto adatte alle piste della boscaglia, e spesso dei muli. Dal 5 maggio 1941 al 5 maggio 1965 si calcola che abbia percorso oltre 1.500.000 chilometri nella boscaglia.
Un uomo di 73 anni, minuscolo, mani piccole, sguardo vivo e buono, non privo d’arguzia. La bontà, il senso umano, sono le doti che maggiormente spiccano in lui. Ha energia, vigore, resistenza alle avversità, prontezza nel cogliere le situazioni favorevoli. Intelligentissimo, di eccezionale mitezza d’animo, inflessibile però quando occorre.
Ma soprattutto, è un uomo dotato d’una grande fede. Nei suoi discorsi mai viene dimenticato un appello a Dio, alla Provvidenza. E’ fermamente sicuro che Dio lo assisterà nella guida dell’Etiopia, e gli permetterà di farle raggiungere le mete che egli si prefigge. Ma ha anche fede in se stesso, nel proprio coraggio, nella propria volontà, nella convinzione di rappresentare per il suo popolo il massimo artefice di benessere.
Tutto ciò che Haile Selassie I ha compiuto, è stato dominato da questa duplice forza, Dio e se stesso. I suoi atti d’eroismo, la sua paziente ascesa da ras a Negus Neghesti, il sereno coraggio nella guerra fascista, l’esilio in Inghilterra, non sono che prove di fede in Dio e di fiducia nella propria missione. Il suo rientro nella patria riconquistata rappresenta il giusto premio di tanto carattere e di tanta fede. Egli è l’uomo di governo e il regnante che ha riunito in sé più storia di qualsiasi altro suo pari.”
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Marcus Garvey

Primo Messaggio di M.Garvey dal Carcere di Atlanta – 1925

“Dopo che i miei nemici saranno soddisfatti, in vita o morte tornerò a voi per servirvi, proprio come vi ho servito prima. In vita sarò lo stesso; nella morte sarò un terrore per i nemici della libertà del Negro. Se la morte ha potere, allora contate su di me nella morte, che io sia il vero Marcus Garvey che vorrei essere. Se potrò tornare in un terremoto, o in ciclone, o in una piaga, o in una pestilenza, o come Dio vorrà, allora siate certi che non vi diserterò mai né permetterò che i vostri nemici trionfino su di voi. Non andrei milioni di volte all’inferno per voi ? Non percorrerei, come il fantasma di Macbeth, la terra per sempre per voi ? Non perderei l’intero mondo e l’eternità per voi ? Non piangerei per sempre dinanzi allo sgabello del Signore Onnipotente per voi ? Non morirei un milione di morti per voi ? Allora, perché essere tristi ? Rallegratevi, e siate certi che anche se ci vorranno un milione di anni, i peccati dei nostri nemici visiteranno la milionesima generazione di coloro che ci intralciano ed opprimono.”
Marcus Garvey, primo messaggio dal carcere di Atlanta, Febbraio 1925
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Haile Selassie I - Insegnamenti

Lettura Continua

“Attraverso la lettura continua potete ottenere un livello superiore di educazione, migliorare voi stessi e le vostre famiglie e rendere un servizio più significativo al vostro paese. Ci sono alcuni che continuano i loro studi tutta la vita.”

— Sua Maestà Imperiale Haile Selassie I —

 

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Bob Marley

Dio viene Nero

Intervistatore: “Potresti dire alla gente cosa significa essere un RastafarI?”
Bob Marley: “Direi alla gente, fermatevi, e sappiate che Sua Maestà Imperiale, l’Imperatore Haile Selassie d’Etiopia è l’Onnipotente. Adesso, la Bibbia ci dice così, i giornali di Babilonia ci dicono così, e I&I i figli diciamo così. Capisci ? Non capisco quanta altra rivelazione voglia il nostro popolo. Cosa vogliono ? Un dio bianco: beh, Dio viene nero.”
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