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Cucina I-Tal ed Etiope Etiopia - Storia, Costumi e Territorio

In Etiopia si Mangia con le Mani

In Etiopia si mangia con le mani, così come era tradizione biblica. Nella Bibbia non vengono mai nominate posate nelle descrizioni delle mense, e nell’ultima cena il Cristo prese il pane, lo spezzò con le mani e porse il boccone ai suoi discepoli.
L’usanza di imboccare i propri familiari e amici, come gesto d’amore insegnato dal Signore stesso, è ancora oggi custodita in Etiopia e viene chiamata “gursha”.
In Etiopia dunque, proprio come nella Bibbia, c’è il contatto diretto con il cibo, che permette di assaporarlo e apprezzarlo meglio, e la sua condivisione sociale, dacché il tavolo è circolare e più persone mangiano con le mani nello stesso piatto senza scandalo.
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Cucina I-Tal ed Etiope

Cucina Tradizionale Etiope – Lo Shiro

Si tratta di una farina di ceci (Shinbrà ሽንብራ) o piselli etiopi, trattata con spezie tradizionali:
– Korerima ኮረሪማ / Semi di Cardamomo
– Nech Azmud ነጭ አዝሙድ / Cumino Bianco
– Tiqur Azmud ጥቁር አዝሙድ / Cumino Nero, Kalongi
– Besobla በሶብላ / Basilico
– Zinjebil ዝንዽብል / Zenzero
– Cchew ጨው / Sale
Si cuoce nel tegame di terracotta.
Si prepara preliminarmente un soffritto in olio con abbondante aglio e cipolla, e radice di zenzero opzionale.
Una volta dorato il soffritto, si aggiunge acqua abbondante proporzionata al quantitativo di shiro necessario. A questo punto è possibile aggiungere del pomodoro fresco a pezzi (o passata) nell’acqua.
Quando l’acqua va in ebollizione, si versa un cucchiaio abbondante di polvere di shiro a persona, spargendolo a pioggia e maneggiando in maniera simile alla polenta.
Si aggiunge il sale e si fa cuocere a fuoco lentissimo senza coperchio, mescolando frequentemente, fino a quando non si forma una purea densa. Bisogna considerare minimo 20 minuti di bollore, aggiustando eventualmente di acqua quando necessario.
Quando lo shiro è pronto chi vuole può eventualmente aggiungere del burro (preferibilmente etiope). Si finisce mettendovi all’interno del peperoncino lungo verde (karya), piccante o dolce. La farina è già piccante e speziata di partenza e non conviene aggiungere altro.
Da servire sull’injera, ma anche facilmente adattabile al riso e al pane.
Melkam Megheb !!! (Buon Appetito)

 

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