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Addis Abeba, 10 Ottobre 1965
“Vostra Maestà Imperiale, Vostre Eccellenze, e Distinti Ospiti: è stata una fonte di grande piacere per me e per i membri del mio partito, essere stati in grado di accettare il cortese invito di Sua Maestà Imperiale ed essere con voi proprio adesso.
Nel nostro paese e in molte parti del mondo, Sua Maestà Imperiale è affezionatamente ammirato e trattato come un grande e buon uomo. Egli ha sofferto per il popolo dell’Etiopia. Egli ha condotto il suo popolo sul campo di battaglia, e quando la calamità l’ha colpito, egli si è appellato alla coscienza del mondo. Egli ha supplicato la Società delle Nazioni, ha sofferto l’esilio ed è tornato di nuovo al potere, e sin da allora egli sta provando a modernizzare l’Etiopia, portandole tutti i grandi benefici che l’industria moderna, il progresso economico e le moderne riforme possono offrire ad un popolo.
Siamo stati grandemente colpiti dal fatto che, sebbene egli sia un devoto Cristiano, permetta la libertà di pensiero, di espressione e credo ai Musulmani, ai Giudei e ad altri che abitano questa terra. Le calamità che sono portate dall’intolleranza, razziale e religiosa, si osservano in parti differenti del mondo e sono superate soltanto dalla crescita di tolleranza e comprensione, lo spirito che Sua Maestà Imperiale sta mostrando nell’amministrazione del suo paese.”
La Statua di Haile Selassie I presso la Sede Centrale dell’Unione Africana, ad Addis Abeba.
Il 25 Maggio 1963 Haile Selassie I ospitava nella Sua Capitale il congresso fondativo della prima Organizzazione Politica di Unità Continentale nella storia, e riceveva unanimemente il titolo onorifico di “Padre dell’Africa” come principale fattore del suo successo.
Questo giorno da allora commemorato internazionalmente come “l’Africa Day”. Sono le vere radici della canzone di Bob Marley “Africa Unite”, e dunque anche del gruppo reggae italiano “Africa Unite”, di cui loro però non vi parleranno mai.
da “Etiopia Guerra e Pace”, G.Faraci, Edizioni dell’albero, 1965