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Babilonia

Religione – Relego – Legione

Quanto deve risultare opprimente per le menti, evocare continuamente il concetto latino della spiritualità per pronunciarla o descriverla: una parola etimologicamente imparentata con “Relegare” e “Legare”, che comunica mortificazione personale, prigionia mentale e condizionamento medievale.
In lingua etiopica, per dire la stessa cosa uso la parola biblica Haymanot ሃይማኖት, che è composta da due elementi: “Hay“, che significa VITA (Heywet) e “Amman“, che vuol dire VERITA’. Si può rendere dunque come “Verità della Vita“, che è una definizione precisa ed edificante per ogni fede religiosa.
Essa implica la fusione di Verità spirituale e Vita materiale, una concezione integrale e unitaria della spiritualità, l’inverso del dualismo “relegante” della visione occidentale, che invece descrive una realtà parziale, scissa e in conflitto.
La parola Haymanot è il compimento dell’insegnamento del Signore: “Io sono la via, la verità e la vita” (Giovanni 14,6). In effetti la Via, “Fenot“, è anch’essa implicita nella parte finale di “Haymanot“, che può essere così considerata una fusione delle tre parole Via, Verità e Vita.
In italiano, invece, tutte le volte dico RELIGIONE dico LEGIONE. Ovvero, intendo la fede biblica afro-semitica nella sua versione romanizzata, che ha confuso i santi con i loro nemici ed oppressori: dipingono un Cristo biondo con gli occhi azzurri, ad immagine della razza dei Suoi crocifissori ed invasori; quando salutano la Vergine Maria dicono “Ave“, come se fossero al Colosseo; nei film sulla vita di Cristo, il cast è tutto bianco americano ed europeo; ritraggono San Michele come un legionario romano.
In verità “Legione” è il nome di un gruppo di diavoli, nome che loro stessi pronunciarono:
«Gli diceva infatti [Gesù]: «Esci, spirito immondo, da quest’uomo!». E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione» gli rispose, «perché siamo in molti». (Marco 5,8-9)
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Chiesa Ortodossa Etiope

La Tradizione Etiope riguardo alla Chiesa di Roma

“All’inizio invero Roma credette rettamente alla predicazione degli apostoli, sino a Costantino e alla regina Elena, che scoprì il legno della croce, e rimasero nella retta fede centotrenta anni.
E in seguito insorse Satana, in nemico degli uomini dall’antichità, e sedusse gli uomini del paese di Roma; e corruppero la fede di Cristo e introdussero l’eresia sulla chiesa del Signore…
Essi, che non sanno da dove vengono e non sanno dove vanno…”
Kebre Negest, Cap. 93
“Vi rivelerò del re di Roma, quando disobbedirà e irriterà il Signore nella fede. Questa fede che abbiamo istituito, è la fede che un futuro re trasgredirà in Roma, e un capo dei vescovi (il papa) si unirà a lui.
E cambieranno e falsificheranno l’esposizione dei dodici apostoli e la trasformeranno nel desiderio del loro cuore, e insegneranno secondo il loro volere e volgeranno la scrittura alla loro maniera, come disse l’apostolo: ‘Per questo essi stessi si sono comportati come Sodoma e Gomorra’. E nostro Signore nel vangelo disse ai suoi discepoli: ‘Guardatevi da quelli che vengono a voi con vesti di pecore, mentre dentro sono lupi e rapaci’.
Nessuno di quelli che avranno cambiato la nostra fede siederà sul trono di Pietro. Poiché, se vi siederanno dei loro capi dei vescovi (papi) dalla fede ammalata, le loro viscere saranno denudate, poiché all’angelo del Signore è stato ordinato di custodire il trono di Pietro in Roma.”
Kebre Negest, Capitolo 113
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